La squadra favorita, la squadra con il miglior record della stagione regolare e che record 68-14, la squadra dell’MVP stagionale, la squadra del più forte general manager degli ultimi 15 anni Samuele Lopresti origini siciliane, e qui bisogna dire grazie ai savoia, perché se non ci avessero prima ammazzati e poi affamati, umiliati, resi miserabili, non saremmo mai partiti nell’esodo biblico più imponente del ‘900, e Samuele Lopresti non sarebbe mai diventato Sam Presti, insomma la squadra in missione per vincere il suo primo titolo da quando è ad Oklahoma, perché ricordiamolo, i Thunders hanno scippato la squadra ai Sonics di Seattle ed è un vero peccato, contro la squadra che alle Finals ci si trova ultrameritatamente, ma se ci avessero detto in che modo ci sarebbero arrivati, ci saremmo fatti una grassa risata.
I Pacers avevano il quarto record della Eastern Conference, eppure fanno fuori al primo turno i Bucks di Giannis con un sonoro 4-1, con lo stesso punteggio maltrattano i Cavaliers che avevano il miglior record ad Est e il secondo nella lega ed erano annunciati come la squadra che si sarebbe conteso il titolo contro i Celtics e in finale Oklahoma. In finale buttano fuori una grande New York che finalmente grazie a Tom Thibodeau ha la squadra che merita quella piazza, ovviamente Tom è stato esonerato e il prossimo anno inizierà di nuovo il purgatorio.
Indiana ha buoni giocatori, il camerunense “debole” Siakam, il forte in teoria dovrebbe essere Embiid, ma Siakam ha già vinto un titolo da protagonista a Toronto e sta giocando una stagione stellare, forse il “debole” è The Process; Haliburton snobbato nell’anno del suo draft, scelto con il 12 e preceduto da gente come Killian Hayes e Devin Vassell. Tyrese è un campione che migliora enormemente i compagni e se c’è bisogno si carica la squadra sulle spalle.
Secondo noi un po’ poco contro gli Oklahoma City Thunders. Shai è un fenomeno, sembra giocare al rallentatore tanto è pulito e limpido nei movimenti, J-Dub è funzionale al gioco come il vecchio Draymond Green nei Warriors migliori e poi Chet Holmgren che al netto degli infortuni è un talento cristallino, il supporting cast non è da meno.
Un’ultima chicca, giusto per rendere l’idea della grandezza della Nba e dei suoi commissioner, l’immenso David Stern prima e il grande Adam Silver oggi, rispetto ai dirigenti dell’Eurolega che assomiglia sempre di più ad un torneo parrocchiale (se ci chiedete chi l’ha vinto quest’anno e negli ultimi cinque non sapremmo dirvelo). L’All Star Game perdeva interesse, hanno provato varie formule, ma niente, allora umilmente Silver ha recepito il consiglio che gli arrivava da più parti e dal 2026 l’All Star Game sarà USA vs Resto del Mondo. Secondo noi successo garantito in tempi di MAGA.
Ci sbilanciamo, Oklahoma campioni in cinque partite 4-1.
Buone Finals a tutti.
