C’è un luogo in Udmurtia nel quale la gloriosa Unione Sovietica ha nascosto manufatti umani e alieni che il mondo non è preparato a conoscere. Un’area 51 sovietica dove è conservato il murchadna atlantideo, gli stargate, la sedia degli antichi per il controllo dei droni con la forza del pensiero e molto altro. Un cimitero di teconologia avanzata sepolto per l’eternità.
Oggi c’è stata un’interruzione di quell’eternità. Qualcuno o qualcosa, chi può saperlo quando ci sono di mezzo i sovietici o ex sovietici, i misteri si infittiscono, ha riattivato un drone sovietico atlantideo programmato per combattere il nazi-fascismo. Il drone dopo aver attraversato l’Europa, ha individuato un palazzo razionalista in Valfotore e attivata la procedura “kamikaze” vi si è schiantato sopra, sollevando non pochi interrogativi: perché proprio in Valfortore? Perché sopra un palazzo fascista degli anni ’30? Perché su un ufficio postale?
L’ennesimo mistero che allarga ancor di più quella zona d’ombra italiana che va da Emanuela Orlani alla strage di Ustica, dal mostro di Firenze al delitto di via Poma, dal caso Moro al caso Mattei.
Drone sovietico in Valfortore, perché?
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