Mancano pochi giorni alla definizione dei comuni montani seguendo le nuove norme della legge Calderoli.
Pochi giorni ad un taglio di proporzioni enormi, si parla di circa un terzo dei comuni attualmente definiti montani che verranno cancellati, probabilmente anche San Bartolomeo non potrà più fregiarsi dell’etichetta di “comune montano”. Secondo i nostri calcoli siamo al limite, per essere più precisi bisognerebbe chiedere all’Ufficio Tecnico se il nostro comune ha il 25 % di superficie sopra i 600 metri e il 30% di superficie con almeno il 20% di pendenza.
Calderoli gioisce ed afferma candidamente che tagliando circa 1200 comuni i fondi previsti dalla legge andranno finalmente tutti ai “veri” comuni montani.
La maggior parte delle realtà declassate saranno quelle appenniniche, noi in primis, ma non solo, ed i soldi andranno quasi tutti a paesi dell’arco alpino.
Da Sud non si è alzata una voce contro questo ennesimo scippo, chi sta protestando per tutelare i propri comuni appenninici sono l’assessore regionale dell’Emilia Romagna Davide Baruffi, la Liguria e la Toscana.
Ciò che ci scoraggia, non è tanto l’ennesima legge a favore di realtà settentrionali, quanto il silenzio assordante dei nostri amministratori, dei nostri deputati, dei nostri senatori.

