La sala consiliare gremita di gente, stipata in ogni angolo, come non mai, e molta gente, sotto un acquazzone incessante, è rimasta fuori dalla sala.
Per la sicurezza degli amministratori vi era anche un folto gruppo di Carabinieri ed era presente anche la Digos di Benevento, forse allertata dallo stesso Sindaco, giacché qualche giorno fa aveva rifiutato la sala consiliare al Comitato cittadino per la tutela del territorio, costituitosi nel comune fortorino dopo l’approvazione del P.E.C., disapprovato dall’intera popolazione, adducendo falsi motivi di ordine pubblico per giustificare il diniego. Dopo l’intervento del Sindaco, interrotto solo da civili proteste della gente allorquando si rivolgeva alla stessa in modo non ortodosso, la quale chiedeva a gran voce la revoca della delibera di Consiglio comunale n.7 del 28-01-2006, poiché questa prevede sul territorio impianti eolici in zona Titolo e un inceneritore nei pressi della discarica di Serra Pastore, in sintonia con il Piano energetico provinciale che prevede, a sua volta, due inceneritori uno nel pre-fortore ed uno pare proprio a San Bartolomeo in Galdo. Tutte le associazioni invitate a esprimere la loro posizione, ad eccezione di Luigi Circelli, vicino all’Amministrazione e più volte interrotto, si sono dichiarate contrarie sia all’eolico che all’inceneritore e quindi contrarie al P.E.C., approvato dalla maggioranza con grande imbarazzo degli amministratori. In particolare sono stati chiari, anche se per certi versi duri, gli interventi del rappresentante del Comitato cittadino Raffaele Iannelli, del presidente di Legambiente Michele Barbato, dell’ingegner Claudio Lupo, della dottoressa Lucia D’Urso, del professor Benito Pacifico, del rappresentante della C.I.A., della professoressa Michelina Corvo, e numerosi altri, tutti, con interventi competenti, puntuali e di pregio, hanno sconfessato le teorie approssimative e pericolose dell’amministrazione Agostinelli. Da segnalare l’intervento chiaro, rigoroso e inequivocabile con il quale il presidente della locale Coldiretti, Donato Sangregorio, anche a nome di tutto il direttivo, si è detto contrario al Piano e ne ha chiesto la revoca immediata. Da precisare che la Coldiretti è l’associazione di imprenditori agricoli più numerosa nel Comune e quindi la sua netta posizione ha destato stupore e preoccupazione per lo stesso Sindaco. Dopo tali interventi, allorquando ha preso la parola l’assessore Antonio Martini, che era intesa a confermare la volontà dell’Amministrazione, il Sindaco, già provato dagli interventi tutti contrari al suo operato e non accettando, con spirito democratico, evidentemente tali posizioni, si rivolgeva a qualcuno degli astanti in evidente stato di collera, il che provocava la reazione della gente presente che si è sentita aggredire ed ha contestato a gran voce l’operato del Sindaco che a quel punto, riteniamo senza motivo, e vistosi in grande difficoltà, consigliato dal suo vice Spallone, che pure non aveva gradito gli interventi che mettevano a nudo la fragilità e la falsa quanto interessata interpretazione che dava della normativa per giustificare l’eolico e le biomasse nel Piano approvato, inspiegabilmente abbandonava repentinamente e con grande imbarazzo, insieme agli altri amministratori, l’aula consiliare provocando le civili proteste della folla presente. Per la prima volta nella storia nel comune fortorino la maggioranza ha abbandonato l’aula e questa è una ulteriore brutta pagina di storia per il comune. I lavori sono continuati in via informale solo con dei brevi interventi dei consiglieri di opposizione, e l’appuntamento del Comitato con la cittadinanza è stato fissato per le 20.30 di domani, allo Chalet della Luna, per concordare le ulteriori iniziative in vista del prossimo Consiglio comunale. Infatti, gli otto consiglieri comunali di minoranza hanno già chiesto in data 10 febbraio la convocazione del Consiglio comunale aperto per la revoca di tale deliberazione del C.C. (la n.7 del 28-01-2006), si è in attesa che lo stesso venga fissato.
da "Il Sannio Quotidiano"