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San Bartolomeo in Galdo
giovedì, 21 Novembre 2024

La caduta degli dei – parte 1

LA CADUTA DEGLI DEI          
A cura di Paolo-Angelo Furbesco

Premessa Non sono un giornalista, non sono laureato né diplomato. Con mio rammarico, i miei studi si sono arenati alla terza media; però mi considero – scusate l’ardire – un narratore. Così, eccomi a voi con questo diario: vi troverete uno spaccato politico-amministrativo di San Bartolomeo in Galdo relativo a questo ultimo ventennio, a partire dal 1995. Un anno storico, per il nostro paese: dal 1993, per i Comuni inferiori ai 15 mila abitanti era entrata in vigore una nuova legge elettorale basata sull’elezione diretta del sindaco. In altre parole: da quel momento, a una lista, sarebbe bastato un voto in più rispetto alle altre per aggiudicarsi la maggioranza assoluta in Consiglio comunale (pari ai 2/3).     

                                                                      

                    Anno 1995 – La prima volta di Gianfranco Marcasciano 

Il 23 aprile, grazie alla nuova legge elettorale (legge Ciaffi n. 81 del 1993) un Comune spesso ingovernabile (si vedano, per esempio, l’esperienza dei sindaci precedenti: Antonio Mascia 1990-91, Giovanni Palumbo 1991-92, Erminio Pacifico 1992-93, Giovanni Palumbo 1993-95) poté affidarsi a una guida forte. Alla scalata per il posto di primo cittadino si presentarono in quattro: Donato Colabelli Gisoldi, Nicola Latella, Gianfranco Marcasciano ed Erminio Pacifico. L’elezione diretta del sindaco portò al successo di Gianfranco Marcasciano (“l’homo novus”, direbbe Gianni Vergineo”). I votanti furono 4.268 su 8.126 elettori iscritti diritti al voto (pari al 52,52%). Gianfranco Marcasciano venne eletto per un soffio, con appena 100 voti di scarto sul secondo arrivato. Questi i risultati finali:
Gianfranco Marcasciano, voti 1.177 pari al 29,48 %,  che si accaparrò 11 seggi;
Erminio Pacifico, voti 1.077 pari al 26,27 % , con 2 seggi;
Nicola Latella, voti 958 pari al 23,99 % , con 2 seggi;
Donato Colabelli Gisoldi, voti 781 pari al 19,56 %, con 1 seggio.
Per la cronaca: le elezioni furono gestite dal dottor Vincenzo Lubrano, incaricato dal Prefetto di Benevento di reggere le sorti del Comune di San Bartolomeo in Galdo in qualità di Commissario prefettizio (dal 19 aprile 1995 fino al 3 maggio 1995) a seguito dello scioglimento del Consiglio comunale – allora il paese era guidato dal sindaco Giovanni Palumbo, primo cittadino dal 29 settembre 1993.
Il nuovo Consiglio comunale si insidiò il 4 maggio 1995 e rimase in carica fino al 12 giugno 1999. Questi i consiglieri di maggioranza:
1)    Gianfranco Marcasciano, sindaco
2)    Carmelo Circelli
3)    Antonietta D’Andrea
4)    Antonio Agostinelli
5)    Carmine Ricciardi
6)    Giovanni Ricciardi
7)    Arcadio Candido Spallone
8)    Antonietta Paradiso
9)    Carmine Reino
10) Bartolomeo Cerro
11) Francesco Pepe
12) Patrizia Pepe 

Questi i consiglieri di minoranza:
1)    Donato Colabelli Gisoldi
2)    Nicola Latella
3)    Pio Antonio Mandrone
4)    Erminio Pacifico
5)    Giovannino Pepe

Componenti Giunta comunale:
1)    Gianfranco Marcasciano, sindaco-presidente
2)    Arcadio Candido Spallone, vice-sindaco
3)    Carmelo Cifelli, assessore
4)    Antonietta D’Andrea, assessore
5)    Carmine Ricciardi, assessore 

Il nostro “homo novus”, nato a San Bartolomeo in Galdo il 25 ottobre 1951, a quei tempi aveva 43 anni. A due anni dalla sua elezione, diede una svolta decisiva nella vicenda relativa alla costruzione della nuova bretella chiamata in dialetto ҅Mbórchië, da tempo al centro del dibattito locale grazie alla volontà dei cittadini riunitisi in un comitato “Pro Amborchia”, con lo scopo di trasformare la vecchia strada Galessa nella principale via di comunicazione con la Puglia e il Molise.
Con decreto del 22 dicembre 1997, autorizzò il geometra Donato Agostinelli (dell’Ufficio Tecnico comunale) e il geometra Nicola De Cristoforo (dipendente della Comunità Montana), a varare con procedure di somma urgenza i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari a rendere transitabile il tratto stradale che dalla località Marano permetteva – in meno di tre chilometri – di raggiungere il torrente La Catola, in prossimità della nuova superstrada Campobasso-Foggia.
I lavori furono appaltati dalla ditta Buccione per 300 milioni di lire. Nessun onere fu a carico del Comune di Volturara Appula, che con nota del 27 novembre 1997 diede il necessario nulla osta per l’effettuazione dei lavori stessi. 

                               Anno 1999 – L’anno del “Marcasciano bis” 

La lotta è tra due liste civiche: “Alleanza Popolare”, guidata da Gianfranco Marcasciano (sindaco uscente), e “Costruiamo il futuro”, patrocinata dal consigliere provinciale Donato Agostinelli. Sembrava una battaglia elettorale che si sarebbe risolta sul filo di lana; le elezioni, svoltesi il 13 giugno 1999, videro invece il netto successo dell’ex sindaco Gianfranco Marcasciano, con uno scarto di oltre cinquecento voti (2.275 contro 1.763). «Priorità assoluta sarà il riassetto definitivo della nuova strada appena ultimata (Amborchia, ndr)». Queste le sue prime parole. Marcasciano rimase in carica fino al 7 giugno 2003.  
Questi i consiglieri di maggioranza eletti nella listaAlleanza Popolare 

1)      Gianfranco Marcasciano, sindaco, voti 2.275

2)      Carmelo Cifelli, voti 198

3)      Giovannino Pepe, voti 162

4)      Carmine Ricciardi, voti 151

5)      Arcadio Spalllone, voti 147

6)      Antonietta D’Andrea, voti 146

7)      Giovanni Buccione, voti 145

8)      Giovanni Cilenti, voti 144

9)      Pietro Palumbo, voti 140

10)   Bartolomeo Cerro, voti 107

11)   Donato Gisoldi, 106

12)   Salvatore Del Re, voti 106     

Questi i consiglieri di minoranza eletti nella listaCostruiamo il Futuro”
1)    Donato Agostinelli, voti 1.763
2)    Domenico Martini, voti 152
3)    Salvatore Circelli,  voti 149
4)    Giovanni Ricciardi, voti 145
5)    Fedele Del Vecchio,voti  130 

Componenti Giunta comunale:
1)    Gianfranco Marcasciano – sindaco-presidente
2)    Carmelo Cifelli – assessore
3)    Giovannino Pepe – assessore
4)    Carmine Ricciardi – assessore
5)    Arcadio Spallone – assessore 

Il sindaco Marcasciano, eletto per la seconda volta, assumendosi le dovute responsabilità, diede ordine di aprire il nuovo tratto di strada denominato Ἁmbórchië.
Nel contempo, per dare all’opera un assetto definitivo (costruzione degli svincoli da e per Foggia e di quello per Campobasso, messa in opera dei guardrail, segnaletica stradale), e per far fronte alla spesa di 600 milioni spettanti alla ditta vincitrice dell’appalto dei lavori, con relativa delibera accese un mutuo di 500 milioni di lire – rimborsabili in 10 anni – con la Banca Popolare di Novara, a partire dal 1° gennaio 2001, con rate semestrali, con saggio al 6% e facoltà di estinguere il debito anticipatamente.
Verso la fine del maggio 2003, quattro consiglieri della maggioranza (Giovanni Buccione, Salvatore del Re, Pietro Palumbo e Giovannino Pepe), unitamente ai cinque consiglieri della minoranza si dimisero contemporaneamente, decretando in tal modo la fine della giunta Marcasciano. 

Decreto Ministro degli interni –  Al Presidente della Repubblica:
«Nel Consiglio comunale di San Bartolomeo in Galdo (Benevento), rinnovato nelle consultazioni elettorali del 13 giugno 1999, composto dal sindaco e da sedici consiglieri, si è venuta a determinare una grave situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate di nove componenti del corpo consiliare.
Le citate dimissioni, presentate personalmente dalla metà più uno dei consiglieri, con atti separati contemporaneamente acquisiti dal protocollo dell’ente in data 6 giugno 2003, hanno determinato l’ipotesi dissolutore dell’organo elettivo.
Il prefetto di Benevento ha proposto lo scioglimento del Consiglio comunale sopracitato disponendone, nel contempo, con provvedimento del 7 giugno 2003, la sospensione con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del Comune.
Mi onoro pertanto, di sottoporre alla firma della SV. Ill.ma l’unito schema con il quale si provvede allo scioglimento del Consiglio comunale di San Bartolomeo in Galdo (Benevento) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione nella persona del dott. Fiorentino Boniello».

Roma, 10 luglio 2003

Il Ministro degli Interni Pisanu 

PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
Decreto 18 luglio 2003
«Il Presidente della Repubblica decreta:
1)    Il Consiglio comunale di San Bartolomeo in Galdo (Benevento) è sciolto;
2)    Il dott. Fiorentino Boniello è nominato Commissario straordinario per la provvisoria gestione del Comune suddetto fino all’insediamento degli organi ordinari, a norma di legge.
Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettanti il Consiglio comunale, alla Giunta ed al Sindaco».

Carlo Azeglio Ciampi. 

Dopo questa amara conclusione, il nostro “homo novus” ebbe una bella rivincita.
Alle elezioni indette il 25 e 26 maggio 2003 per eleggere il Consiglio provinciale di Benevento, i candidati al collegio 17 (comprendente i Comuni di San Bartolomeo in Galdo, Baselice e Castelvetere) erano parecchi e ben agguerriti. Soltanto due di loro riuscirono a ottenere il prestigioso posto. Furono eletti due sanbartolomeani: per la lista Margherita Democratica e Libertà, il sindaco di San Bartolomeo in Galdo Gianfranco Marcasciano, e per la lista Udeur il consigliere uscente Donato Agostinelli, che si insediarono il 16 giugno 2003.
A quei tempi fece molto scalpore la candidatura di Gianfranco Marcasciano nella lista della Margherita, essendo questi noto come uomo di destra. Durante la campagna elettorale spiegò i motivi di questo cambiamento di casacca con queste parole: «Ho solo inteso rispondere positivamente, a titolo di amicizia, alle insistenti richieste dell’onorevole Mario Pepe, cui dovevo ricambiare l’appoggio ricevuto in occasione delle Amministrative, e dare una mano al Presidente della provincia Nardone, per il suo impegno e interessamento a favore del comune di San Bartolomeo in Galdo»
Dopo circa 18 mesi, Marcasciano si dimise dal gruppo della Margherita, continuando la sua avventura con l’opposizione, come da comunicato stampa  828 del 24.11.2004:
«Mi dimetto dal Gruppo consiliare della “Margherita”; mi dichiaro indipendente e mi schiero all’opposizione. Non posso accettare che la Margherita abbia nominato  persona a me sgradita nell’ambito della costituenda Società Consorziale per azione dei Beni Culturali». Con queste parole, abbandonò la seduta del Consiglio provinciale del 24 novembre 2004 tenutasi alla Rocca dei Rettori di Benevento, sotto la presidenza del consigliere Donato Agostinelli.
In data 25 novembre 2004, il coordinatore della Margherita Mario Pepe ebbe a dichiarare: «Marcasciano non può e non deve abbandonare il Gruppo della Margherita nel quale è stato candidato conservando sempre la sua autonomia e la sua indipendenza. La sua presenza nella Margherita è di aiuto perché per la sua competenza, per la sua cultura amministrativa, per la sua onestà egli può dare insieme agli altri consiglieri provinciali del Partito, che lo apprezzano e lo stimano, un contributo notevole – come lo ha dato fin d’ora – per affrontare le questioni della Provincia, e in modo particolare i temi del Fortore e di San Bartolomeo in Galdo, che grazie a lui ha avviato un processo di rinnovamento finanziario e di notevoli opere pubbliche. Sono convinto che le questioni da lui sollevate e i problemi proposti in riferimento ai fatti amministrativi e alle persone possono sempre trovare una giusta ed equilibrata risoluzione. Marcasciano sa che da solo non si risolvono i problemi del nostro Sannio. Insieme invece si può dare una grande prova di squadra e di collaborazione negli Enti e nel territorio».
Nonostante questo caloroso appello del suo coordinatore, Marcasciano confermò le sue dimissioni dal gruppo della Margherita, passando all’opposizione come indipendente.
I suoi colleghi, pur soprannominandolo “lupo solitario”, seguirono in assoluto silenzio, con rispetto e stima, le sue varie interrogazioni.

Anno 2004 – Il 14 giugno, elezioni dirette per il sindaco.
Con il 61,84%, vince la lista “Impegno per San Bartolomeo” di Donato Agostinelli  con voti 2.381, battendo la lista “Cristiani Popolari” di Carmelo Cifelli che ottiene voti 1.469, percentuale del 38,16%. Donato Agostinelli viene eletto sindaco. 

Questi i consiglieri di maggioranza:
1)    Donato Agostinelli – sindaco, voti 2.381
2)    Antonio Pio Mandrone, voti 289
3)    Giovannino Pepe, voti 201
4)    Antonio Spallone, voti 145
5)    Domenico-Antonio Martini, voti 193
6)    Francesco Mazzilli, voti 191
7)    Leonardo Pappone, voti 156
8)    Giovanni Iannantuono, voti 148
9)    Giovanni Picciuto, voti 136
10) Erminio Pacifico, voti 128
11) Antonio Agostinelli, voti 102
12) Salvatore Ferro, voti 96

Questi i consiglieri di minoranza:
1)    Carmelo Cifelli, voti 1469
2)    Gianfranco Marcasciano, voti 324 (subentra Antonio Boffa, voti 74)
3)    Marcello Longo, voti 99
4)    Francesco Di Ionno, voti 87
5)    Salvatore Pizzi, voti 79

 

Componenti Giunta comunale:
1)    Donato Agostinelli – sindaco
2)    Antonio Mandrone – assessore
3)    Francesco Mazzilli – assessore
4)    Erminio Pacifico – assessore 

Anche il sindaco Donato Agostinelli non terminò il suo mandato. Il 9 dicembre 2008 Luigi Colucci fu nominato commissario prefettizio.
Ecco la motivazione:
«Al Presidente della Repubblica. Il Consiglio comunale di San Bartolomeo in Galdo composto dal sindaco e da sedici consiglieri si è dimostrato incapace di provvedere, nei termini prescritti dalle norme vigenti, al fondamentale adempimento dall’adozione dei provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio per l’esercizio 2008.
Sottopongo, pertanto, alla firma della S.V., l’unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del Consiglio di San Bartolomeo in Galdo ed alla nomina del Commissario per la provvisoria gestione del Comune nella persona del dottor Luigi Colucci».
Firmato, il Ministro dell’Interno Maroni.

                             Anno 2014  – L’anno del “Marcasciano ter”

A volte ritornano, si potrebbe dire. Dopo la sconfitta subita nel 2009 dal candidato della lista “Punto e a capo”, guidata da Vincenzo Sangregorio, Gianfranco Marcasciano tornò prepotentemente sullo scranno più alto del Municipio di San Bartolomeo in Galdo. Le elezioni dirette tenutesi il 25 maggio 2014, ebbero i seguenti risultati:
Iscritti 6.600, Votanti 3.434
Lista “Alleanza Popolare” Marcasciano voti 1.880, percentuale 57%, seggi 8
Lista “ Punto e a Capo” Garofalo voti 1.420 percentuale 43%, seggi 4

Consiglieri maggioranza eletti lista civicaAlleanza Popolare
1)    Gianfranco Marcasciano, nato il 25 ottobre 1951, sindaco, voti 1.880
2)    Lina Fiorilli, nata il 18 marzo 1963, voti 535
3)    Marcello Longo, nato il 31 marzo 1963, voti 378
4)    Francesca Russo, nata il 23 ottobre 1968, voti 287
5)    Claudio Lupo, nato il 7 marzo 1978, voti 282
6)    Fedele Del Vecchio, nato il 17 febbraio 1960, voti 268
7)    Antonio Boffa, nato l’11 gennaio 1961, voti 206
8)    Mariateresa Cilenti, nata il 10 settembre 1979, voti 183
9)    Filomena Palumbo, nata il 6 settembre 1973, voti 180

Consiglieri minoranza eletti lista civicaPunto e a capo”
1)    Matteo Garofalo, nato l’8 aprile 1971, voti 1.420
2)    Assunta Agostinelli, nata l’11 luglio 1962, voti 339
3)    Sabrina Pepe, nata il 19 dicembre 1975, voti 313
4)    Dorotea Russo, nata il 15 agosto 1977, voti 218 

Il sindaco Marcasciano fu nominato il 26 maggio 2014.

In data 4 giugno 2014, ai sensi dell’art. 114 della Costituzione della Repubblica Italiana, compose la sua Giunta:
1)    Avvocato Lina Fiorilli – vicesindaco – con deleghe: Contenzioso e Politiche Sociali;
2)    Marcello Longo – assessore – con deleghe: Lavori Pubblici, Protezione civile, Commercio, Industria e Artigianato;

3)    Ingegnere Claudio Lupo – assessore – con deleghe: Urbanistica, Edilizia Pubblica e Privata, Politiche territoriali;
4)    Architetto Francesca Russo – con deleghe: Servizi Pubblici Locali, Sport, Turismo. Cultura, Pubblica Istruzione. 

A dire della stampa locale, a Marcasciano, al “trittico” del Sindaco Marcasciano  devono lavori importanti come la più volte citata Amborchia, il cimitero, il rifacimento di strade urbane con realizzazione di nuove varianti e di molte strade rurali, la realizzazione della “Casa di riposo per anziani”, la ristrutturazione del Cine-Teatro Comunale e, infine, il nuovo campo sportivo. Sempre tramite stampa: il Sindaco «ha assicurato che riaprirà le porte della casa comunale a tutti i cittadini e cercherà di instaurare la pace sociale».

 

 Fine prima parte

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