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Successo per l’incontro dell’Università Popolare del Fortore sul Psr Campania

Ieri a San Bartolomeo in Galdo, presso l’Aula Magna dell’Università Popolare del Fortore ha avuto luogo un riuscitissimo incontro tematico promosso dalla stessa Università Popolare e dalla Direzione Generale per le politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Campania (UOD 09).
Il convegno sul tema “PSR CAMPANIA – TERRITORIO RURALE TRA VECCHIA E NUOVA PROGRAMMAZIONE” si è celebrato a conclusione delle varie attività legate alle misure 111 e 331 del PSR Campania 2007/2013, per presentare pubblicamente gli obiettivi raggiunti ed allo stesso tempo volgere uno sguardo sulle potenzialità della nuova programmazione.

Un evento che seppur celebrativo da un lato, ha assunto una veste di analisi, di studio, di confronto; un momento di particolare importanza per il territorio fortorino e per il ruolo che lo stesso può potenzialmente svolgere nei prossimi 4-5 anni, vale a dire negli anni attivi della nuova programmazione.
I lavori sono stati moderati da Grazia E. Pedicini, Dirigente Scolastico dell’I.I.S. “Galilei Vetrone”. La Pedicini, nell’aprire i lavori, ha da subito sottolineato la qualità del lavoro condotto dall’Università Popolare del Fortore nei suoi ormai 15 anni di attività, sostenendo che la stessa costituisce un valore aggiunto per il Sannio e per l’intera Regione Campania. Ha ricordato le innumerevoli attività che l’Università Popolare e l’Istituto “Galilei Vetrone” hanno condotto insieme nel settore agroalimentare.
La parola è passata quindi al padrone di casa, Carmine Agostinelli, Direttore Generale dell’Università Popolare del Fortore. Agostinelli ha iniziato la sua relazione introduttiva ringraziando tutti gli intervenuti, il tavolo dei relatori, le autorità presenti, il mondo della scuola, per poi presentare un bilancio di ciò che l’Università Popolare del Fortore ha proposto ed attuato nell’ambito delle misure 331 e 111 nella programmazione 2007/2013: 26 corsi di formazione in 4 annualità, per un totale di 3500 ore di formazione; 434 corsisti con il tasso di abbandono più basso dell’intera Regione Campania. Agostinelli ha poi citato le varie realtà d’eccellenza che gli allievi hanno avuto modo di visitare. A conclusione del suo intervento ha voluto ricordare e rendere omaggio a Gianpaola Cesa, incaricata dell’assistenza tecnica del Formez sulle misure 111 e 331 e prematuramente passata a miglior vita:  a lei ha voluto dedicare i lavori di questo incontro tematico.
A seguire il saluto delle autorità. Don Franco Iampietro, Parroco di San Bartolomeo in Galdo, ha elogiato il valore, la qualità e la professionalità con cui l’Università Popolare porta avanti la sua opera. In un’epoca e in un’area in cui storicamente prevale la lamentazione, l’Università Popolare, in controtendenza rispetto al contesto generale, ha asserito don Franco, è l’esempio concreto di come sia possibile, attraverso un meticoloso lavoro quotidiano, raggiungere risultati insperati. Zaccaria Spina, Presidente della Comunità Montana del Fortore, nell’apprezzare anch’egli il lavoro compiuto, ha auspicato una sinergia sempre più ampia tra l’Università Popolare del Fortore, la Comunità Montana e gli altri comuni del comprensorio.
Il primo intervento tecnico è stato di Carmine Nardone, Accademico Ordinario dei Georgofili e Presidente di Futuridea. Nardone, nel suo coinvolgente ed appassionato intervento, ha illustrato una serie di idee-progetto nell’ottica di una innovazione utile e sostenibile, come ad esempio il riuso sostenibile di edifici abbandonati oppure l’uso della paglia come  materia prima per la produzione di materiali coibentanti innovativi (resine naturali). Complimentandosi con Carmine Agostinelli per l’impegno, la passione ed i lodevoli risultati del lavoro condotto, ha concluso l’intervento con una frase di John Cage: “Non riesco a capire perché le persone siano spaventate dalle nuove idee. A me spaventano quelle vecchie.”
Apprezzamenti per la qualità del lavoro svolto sono giunti anche da Giuseppe Murolo, già Ispettore MIUR per il settore agrario e Presidente di EUROPEA Italia, il quale, nel suo intervento si è soffermato principalmente ad illustrare come dovrebbero essere affrontati determinati aspetti tecnici nella formazione. Sarebbero auspicabili, ha asserito Murolo, dei cicli di formazione per i formatori, in quanto l’approccio e la didattica di determinati percorsi differisce totalmente da quella scolastica e questo, a parte alcune rare eccezioni come quella che stiamo celebrando oggi, non sempre viene colto.
Donato Matassino, Professor Emeritus e Presidente del ConSDABI, ha tenuto una vera e propria lectio magistralis sullo sviluppo rurale sostenibile. Partendo dai concetti di ruralità, sostenibilità e biodiversità ha concluso affermando che qualunque piano di sviluppo rurale innovativo deve prevedere una forte armonizzazione tra il “bioterritorio” e la sostenibilità del suo sviluppo, sulla base dell’attivazione concreta dei servizi ecosistemici e delle priorità nella gestione di un bioterritorio.
Massimiliano Stellato Responsabile delle misure 331 e 111 del PSR Campania 2007/2013 e della nuova misura 01 del PSR 2014/2020, ringraziando anche il suo predecessore Domenico Ciccarelli, ha fornito dei dati sull’attuazione del vecchio PSR, sottolineando anch’egli l’ottimo lavoro condotto dall’Università Popolare del Fortore. Stellato successivamente ha illustrato la misura del nuovo PSR evidenziando le diversità rispetto alla precedente programmazione.
La conclusione dei lavori è stata affidata a Maria Passari, Dirigente della Regione Campania  e precisamente della UOD 09 Tutela della qualità, tracciabilità dei prodotti agricoli e zootecnici, servizi di sviluppo agricolo della Direzione Generale per le politiche agricole, alimentari e forestali. La dott.ssa Passari ha esposto con estrema chiarezza le luci e le ombre della nuova programmazione, rispondendo in modo esaustivo alle varie questioni emerse durante i lavori. Ha chiuso i lavori ringraziando il dott. Agostinelli e l’intera Università Popolare del Fortore per il lavoro svolto nella vecchia programmazione e per l’ottima organizzazione dei lavori.
L’Università Popolare del Fortore, nel salutare e ringraziare nuovamente gli ospiti, ha offerto loro un aperitivo a base di prodotti della locale gastronomia.

Fonte: ntr24.it

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