Il presidente della Consulta “Fortore Vivo”: <<Vigileremo affinché il rischio di smembramento della rete scolastica fortorina venga scongiurato>>.
Il dirigente scolastico, Michele Ruscello, reggente dell’Istituto comprensivo “Leonardo Bianchi” di San Bartolomeo in Galdo, ha inoltrato una nota al sindaco Carmine Agostinelli nella quale esprime la presa di posizione netta dell’Istituto che rappresenta contro la paventata possibilità di smembrare tale realtà scolastica. Facendo seguito alle recenti Linee Guida relative al dimensionamento della rete scolastica anno 2017-2018, il reggente Ruscello rende noto che con nota del 28 Ottobre 2016 e con successiva comunicazione del 17 agosto 2017, <<i docenti e tutti i lavoratori dell’Istituto Comprensivo “Leonardo Bianchi” di San Bartolomeo in Galdo e Baselice hanno rifiutato categoricamente qualsiasi proposta di smembrare “la nostra realtà scolastica dimensionata, storicamente consolidata, ben radicata ed articolata, le cui attività hanno sempre dimostrato di offrire un servizio efficiente e funzionale, con risultati di eccellenza raggiunti nel tempo”>>.
Sulla questione interviene anche il presidente della Consulta popolare permanente “Fortore Vivo”, Carmine Donato Vinciguerra. <<La Consulta “Fortore Vivo” – esordisce Vinciguerra – deplora il doppiopesismo dimostrato dalle rappresentanze governative a livello regionale e provinciale, che da un lato inaugurano l’anno scolastico in pompa magna e sostengono attivamente le istituzioni scolastiche telesine e beneventane, facendosi promotrici della necessità di avere una scuola ben strutturata nei vari indirizzi, espressione del territorio di appartenenza, dotata di dirigenza scolastica stabile; dall’altra abbandonano completamente gli Istituti scolastici del Fortore, costringendoli a non avere Dirigenti, alla progressiva depauperazione, e a non poter attivare ulteriori indirizzi di studio. In questa situazione, di abbandono sistematico delle aree interne da parte delle Istituzioni, si profila all’orizzonte un nuovo piano scellerato di dimensionamento scolastico, analogo a quello dell’anno passato, che prevederebbe lo smembramento dell’attuale rete scolastica fortorina per creare un nuovo accorpamento con sede nel pre Fortore o addirittura nel Tammaro. La Consulta vigilerà affinché questo rischio venga scongiurato. Tutto questo accade in un contesto di completo disinteressamento alla problematica scolastica del Fortore da parte della deputazione Sannita alla Regione ed alla Provincia di Benevento.>>
Poi il Presidente della Consulta afferma: <<Alla luce di ciò la Consulta condivide ed incoraggia le azioni del locale Comitato di “Mobilitazione in difesa delle scuole del Fortore” costituitosi un paio di mesi orsono, fortemente impegnato affinché anche in un territorio periferico come il nostro, si rispetti la legge, assicurando un Dirigente scolastico rispettivamente per l’istituto Comprensivo di San Bartolomeo ed uno per l’Istituto Superiore Medi-Livatino del Fortore, quest’ultimo in grado di attirare ogni anno studenti dalle regioni limitrofe. Pertanto si richiede all’attuale reggenza dell’ISS Medi-Livatino di prendere netta posizione di rigetto di qualsiasi proposta scriteriata di smembramento degli Istututi del Fortore, presente o futura, affermando la necessità di mantenere lo status quo, e prevedendo di implementare l’offerta scolastica sul territorio.>>
Il dirigente scolastico, Michele Ruscello, reggente dell’Istituto comprensivo “Leonardo Bianchi” di San Bartolomeo in Galdo, ha inoltrato una nota al sindaco Carmine Agostinelli nella quale esprime la presa di posizione netta dell’Istituto che rappresenta contro la paventata possibilità di smembrare tale realtà scolastica. Facendo seguito alle recenti Linee Guida relative al dimensionamento della rete scolastica anno 2017-2018, il reggente Ruscello rende noto che con nota del 28 Ottobre 2016 e con successiva comunicazione del 17 agosto 2017, <<i docenti e tutti i lavoratori dell’Istituto Comprensivo “Leonardo Bianchi” di San Bartolomeo in Galdo e Baselice hanno rifiutato categoricamente qualsiasi proposta di smembrare “la nostra realtà scolastica dimensionata, storicamente consolidata, ben radicata ed articolata, le cui attività hanno sempre dimostrato di offrire un servizio efficiente e funzionale, con risultati di eccellenza raggiunti nel tempo”>>.
Sulla questione interviene anche il presidente della Consulta popolare permanente “Fortore Vivo”, Carmine Donato Vinciguerra. <<La Consulta “Fortore Vivo” – esordisce Vinciguerra – deplora il doppiopesismo dimostrato dalle rappresentanze governative a livello regionale e provinciale, che da un lato inaugurano l’anno scolastico in pompa magna e sostengono attivamente le istituzioni scolastiche telesine e beneventane, facendosi promotrici della necessità di avere una scuola ben strutturata nei vari indirizzi, espressione del territorio di appartenenza, dotata di dirigenza scolastica stabile; dall’altra abbandonano completamente gli Istituti scolastici del Fortore, costringendoli a non avere Dirigenti, alla progressiva depauperazione, e a non poter attivare ulteriori indirizzi di studio. In questa situazione, di abbandono sistematico delle aree interne da parte delle Istituzioni, si profila all’orizzonte un nuovo piano scellerato di dimensionamento scolastico, analogo a quello dell’anno passato, che prevederebbe lo smembramento dell’attuale rete scolastica fortorina per creare un nuovo accorpamento con sede nel pre Fortore o addirittura nel Tammaro. La Consulta vigilerà affinché questo rischio venga scongiurato. Tutto questo accade in un contesto di completo disinteressamento alla problematica scolastica del Fortore da parte della deputazione Sannita alla Regione ed alla Provincia di Benevento.>>
Poi il Presidente della Consulta afferma: <<Alla luce di ciò la Consulta condivide ed incoraggia le azioni del locale Comitato di “Mobilitazione in difesa delle scuole del Fortore” costituitosi un paio di mesi orsono, fortemente impegnato affinché anche in un territorio periferico come il nostro, si rispetti la legge, assicurando un Dirigente scolastico rispettivamente per l’istituto Comprensivo di San Bartolomeo ed uno per l’Istituto Superiore Medi-Livatino del Fortore, quest’ultimo in grado di attirare ogni anno studenti dalle regioni limitrofe. Pertanto si richiede all’attuale reggenza dell’ISS Medi-Livatino di prendere netta posizione di rigetto di qualsiasi proposta scriteriata di smembramento degli Istututi del Fortore, presente o futura, affermando la necessità di mantenere lo status quo, e prevedendo di implementare l’offerta scolastica sul territorio.>>
Fonte: ilsannioquotidiano del 1/11/2017