Il 22 e 23 ottobre si è svolto a Senise (PZ) la finale del Campionato italiano di “Belly Boat”. Una finale italiana di qualsiasi sport che si svolga sotto Roma è di per sé una grande notizia, che poi tra i favoriti alla vittoria finale ci fosse un pescatore di San Bartolomeo in Galdo è un qualcosa in più che non poteva che renderci orgogliosi.
Il favorito era Diodoro Colarusso, campione italiano in carica e due volte vincitore del titolo, forse la tensione, giocare in casa davanti al suo pubblico ed ai suoi tifosi, forse semplicemente una giornata storta, ma Diodoro non ha vinto la gara, che per la cronaca è stata vinta dal toscano Daniele Damiani.
Eppure proprio nella sconfitta Diodoro Colarusso dimostra di essere un pescatore eccezionale, oltre che un grande atleta. Pur con comprensibile delusione per la sua prestazione, non cerca scuse, come uomo di sport sa che a volte si vince, ma ancor più bisogna imparare a perdere ed a trarre insegnamento dalla sconfitta. Non vorremmo essere blasfemi nel paragonare Diodoro Colarusso a due grandissimi atleti che hanno illuminato le proprie discipline: Micheal Jordan e Massimiliano Rosolino, ma passatecelo.
Il primo a fine carriera disse: “Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi alla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di 9.000 tiri. Ho perso quasi 300 partite. Per 36 volte i miei compagni si sono affidati a me per il tiro decisivo… e l’ho sbagliato. Ho fallito tante e tante e tante volte nella mia vita. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.”
Il secondo dopo la delusione delle Olimpiadi di Atene 2004 dove si presentava da campione in carica disse: “Dietro una vittoria ci sono 100 sconfitte”.
Diodoro Colarusso ha sbagliato questa gara, ma ha vinto tutto e se tanto mi dà tanto, dopo questa sconfitta, prendendo a prestito le parole di Mario Boni: “Tornerà più forte di prima”.
Grazie Campione, SBiG e noi di sanbartolomeo.info siamo orgogliosi di te