Cortina- Milano 2026: la figuraccia

Forse sarebbe ora di smetterla con la presunta capacità imprenditoriale del Settentrione, sarebbe ora di smetterla di parlare di efficienza nordica, sarebbe doveroso smetterla di pronunciare scempiaggini quali: “Il Nord senza il Sud sarebbe superiore alla Germania”.

La figuraccia della Lombardia sulla gestione Covid-19 è appena dimenticata e già sulla presunta efficienza lombardo-veneta cade una tegola olimpica.

Gli efficienti settentrionali, nonostante i soldi elargiti dal Governo, non sono stati in grado di costruire una pista di ghiaccio, e perciò, le gare di bob, slittino, skeleton dovranno essere dirottate all’estero.

La figuraccia è servita, che noi ricordiamo, mai un paese organizzatore delle Olimpiadi invernali ed estive è stato costretto a cedere delle gare per mancanza di infrastrutture.

Qui parliamo di manifesta incapacità.

Per quanto riguarda invece gli impianti che si presume saranno pronti per il 2026: il PalaItalia Santa Giulia, palazzetto da 15000 spettatori, e il villaggio olimpico Milano hanno visto lievitare in modo abnorme gli stanziamenti, il primo è passato da un costo previsto iniziale di 180 mln di euro a 270 la previsione finale, il secondo è passato da un costo preventivo di 100 mln di euro ad un costo finale stimato di 140 mln di euro. E lo Stato paga, e lo Stato siamo anche noi meridionali.

Non oso nemmeno immaginare se fosse successo a Napoli una figuraccia del genere e uno spreco immane di fondi pubblici, avremmo avuto tutti i giornali, d’altra parte sono tutti del centro nord, pieni di analisi sociologiche sul nostro essere incapaci e soprattutto ladri.

In realtà noi non siamo né migliori né peggiori dei settentrionali, semplicemente ci raccontano male per giustificare la continua sottrazione di risorse al Meridione.

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