Il commissario di governo, Catenacci, si prepara ad adottare un provvedimento dâurgenza per sbloccare lâemergenza rifiuti. Cassonetti in fiamme nella notte. Protestano i cittadini: «Fino a quando dovremo trattenere lâimmmondizia in casa?».
La raccolta dei rifiuti, in città , è ancora in affanno. In molti quartieri urbani, durante la giornata di ieri, cumuli di sacchetti e contenitori traboccanti di immondizia hanno continuato a far mostra di sé sotto i raggi di un sole provvidenzialmente ancora âtimidoâ. Lâunica novità che arriva dal Commissariato di Governo per lâEmergenza Rifiuti è che il Commissario Catenacci si prepara a requisire terreni da adibire a siti di stoccaggio provvisorio e a riaprire vecchie discariche in Campania. Tra queste, lâex sversatoio di Serra Pastore di San Bartolomeo in Galdo che, nonostante sia ormai pronto dal punto di vista tecnico ad ospitare i rifiuti umidi (fos) provenienti dal cdr di Casalduni, ha accumulato un sensibile ritardo sulla tabella di marcia per la riapertura temporanea. Un empasse incomprensibile dal momento che nessun problema (né logistico nè tecnico) osterebbe alla riapertura della ex discarica presso la quale sono attualmente in corso i lavori di adeguamento. Un ritardo ingiustificato che verrebbe colmato dalla requisizione urgente visto lo stato di emergenza nel quale rischiano di piombare la Campania e il Sannio. Da San Bartolomeo le uniche âresistenzeâ sono riscontrabili allâinterno dellâex Consorzio di raccolta e di smaltimento Bn 3 mentre anche al comitato civico sorto contro la riapertura di Serra Pastore si sono convinti della bontà della misura che il commissariato di Governo intende adottare: il deposito della fos a san Bartolomeo in Galdo, servirà , infatti, a bonificare lâex sversatoio prima della sua definitiva chiusura prevista per il prossimo autunno. Una misura necessaria alla messa in sicurezza del sito che i tecnici del Commissariato, LE PROTESTE DEI CITTADINI Lâapertura, ovviamente provvisoria, del cdr di Casalduni (che dovrebbe funzionare almeno fino a giovedì) consentirà alla città capoluogo di ârespirareâ dal punto di vista della raccolta. Intanto, da un paio di giorni, è ripresa lâattività dellâimballatrice di Paolisi che âincartaâ i resti primi di essere spediti in Germania. In questo modo sarà possibile garantire, per qualche giorno, la raccolta in città . âMa non sarà possibile continuare a lungo in questo modoâ si sfoga il responsabile dellâunità di crisi comunale, Antonio Luciano. âLâemergenza non è finita â ricorda â e i cittadini devono continuare a darci una mano evitando di conferire nei cassonetti rifiuti di ogni genere e trattenendo, per il maggior tempo possibile, in casa, la parte secca dei rifiuti. Ma anche i cittadini sono ormai esasperati: âPer quanto tempo ancora dovremo conservare i rifiuti in casa?â chiede un gruppo di cittadini e di alunni di una scuola elementare al Rione Libertà . âPerchè, come accade in altri Paesi, il Comune non prevede dâinstallare cassonetti per lâumido, per il secco e per la carta prelevando i materiali a giorni alterni?â chiedono i cittadini. âEâprioritario â fa sapere Luciano â avviare la campagna per la raccolta differenziata senza la quale non sarà possibile compiere alcun passo ulteriore nel sistema integrato di trattamento dei rifiutiâ. La notte scorsa, intanto, decine di cassonetti in fiamme in diverse zone della città .
da “Il Sannio Quotidiano”>