Conferenza stampa questa mattina presso l’Hotel President di Benevento per presentare il Piano Ospedaliero approvato dal Consiglio regionale lo scorso 12 dicembre. L’incontro è stato indetto dal gruppo consiliare dei Popolari Udeur alla Regione, rappresentato da Fernando Errico. Sono intervenuti la presidente del Consiglio regionale Sandra Lonardo, il direttore generale dell’Asl Bn1 Bruno De Stefano e il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Rummo Rosario Lanzetta.
Soddisfazione unanime nella loro parole per il Piano 2007-2009, votato dalla maggioranza in seno al Consiglio. “E’ stato un momento importante – ha sottolineato in apertura Sandra Lonardo – per garantire il diritto alla salute e la giusta attenzione a chi è malato, ma soprattutto perché è emersa la coesione territoriale tra aree costiere e zone interne. Insomma, un Piano aperto tale da non permettere più che ci siano cittadini di serie A e cittadini di serie B”.
Ad illustrare nei dettagli le novità del Piano è stato Fernando Errico.
“E’ un piano innovativo – ha detto – e diverso dalla prima stesura che c’era stata solo 20 giorni prima della sua approvazione. Il dato che emerge più di ogni altro è l’eliminazione delle discrepanze territoriali. Da 9 anni si parlava di questo Piano, ora è finalmente realtà. Per quanto riguarda la provincia di Benevento, avrà la possibilità di compartecipare a tutti e tre i livelli dell’emergenza. Nasce un organismo nuovo e importante: un coordinamento tecnico provinciale che vedrà anche la presenza di due tecnici (uno della maggioranza e uno della minoranza) indicati dalla Regione. L’Azienda Ospedaliera Rummo raggiunge un traguardo importante: la cardiochirurgia, struttura di valore nazionale. Ci siamo battuti a fondo perché fosse istituita. Altro punto di riferimento potrà diventare l’Unità di Risveglio. Mi preme anche sottolineare un dato positivo: la nostra provincia ha l’indice di posti letto più alto della Campania (4,29 per 1000 abitanti)”.
Errico, dopo aver indicato in un anno il tempo massimo del pieno utilizzo delle strutture di San Bartolomeo in Galdo e di San’Agata de’ Goti, ha poi fatto un significativo passaggio sul comparto privato.
”Noi dell’Udeur siamo stati una delle poche forze politiche a lavorare sull’integrazione tra il pubblico e il privato in quanto riteniamo che tra i due comparti debba esserci la giusta contemperazione. Quello che era un ordine del giorno è stato successivamente inserito nell’atto amministrativo: mi riferisco alla bozza per gli accreditamenti definitivi per i quali in breve tempo ci sarà la definizione”.
Soddisfazione anche nel commento del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Rummo Rosario Lanzetta: “Avevamo bisogno di regole certe: per tale motivo questo Piano è fondamentale, così come lo è il comitato tecnico che sarà utile per ridefinire alcune strutture e darne l’assegnazione adeguata. Mi fa piacere sottolineare le due grandi opportunità che avrà il Rummo grazie al Centro Risvegli – che diventerà un punto di riferimento regionale – e la cardiochirurgia”.
Per Bruno De Stefano, direttore generale dell’Asl Bn1 “il parere tecnico sul Piano Ospedaliero Regionale è estremamente positivo per una delle province più abbandonate degli ultimi anni”.
De Stefano ha poi fornito alcune informazioni: “Per quanto riguarda il Fortore, c’è una novità che partirà dal 1°gennaio 2007: entrerà infatti in funzione l’elettrocardiografo telefonico, collegato direttamente all’ospedale San Raffaele di Milano.
Sull’ospedale di Cerreto Sannita devo dire che non ho mai pensato che si dovesse chiudere. Al contrario, va riorganizzato e infatti sono ripresi i lavori.
Importante anche la riorganizzazione di Sant’Agata de’ Goti che ci consegneranno entro il 30 aprile. Questione eliporti: a Benevento (nei pressi dell’ospedale Rummo ndr) verrà consegnato tra un mese e mezzo mentre a breve cominceranno i lavori per quello di San Bartolomeo che sarà pronto tra aprile e maggio del 2007”.
De Stefano ha infine parlato del contingentamento della spesa farmaceutica, in riferimento ai tagli imposti dalla Regione. “Devo ringraziare innanzitutto i medici e i cittadini del Sannio che hanno mostrato comprensione verso una scelta obbligata. In altre zone qui in Campania, probabilmente la gente avrebbe reagito diversamente. Il dato positivo che intendo sottolineare è che siamo scesi dal 13,8 per cento al 2 per cento in più sulla media complessiva della spesa faramaceutica. Benevento era la prima realtà in Italia per il consumo dei farmaci, ora i numeri sono certamente più positivi”.
In chiusura, sono stati affrontati in maniera specifica due temi: l’ospedale di San Bartolomeo e i tagli alla sanità privata.
“Per San Bartolomeo in Galdo – ha detto Errico – non si è mai parlato di Pronto Soccorso Attivo in quanto non esiste più. C’è invece la necessità della stabilizzazione dell’ammalato. Nessuno ha mai immaginato di depotenziare tale struttura”. Sandra Lonardo ha annunciato che è stata bandita la gara per la realizzazione del Country Hospital a San Bartolomeo: la realizzazione in 16-18 mesi a partire da marzo.
Infine, il nodo dei tagli alla sanità: esplicite le parole di Errico in tal senso.
“Va assolutamente modificata la delibera che prevede tagli del 55 per cento in tre anni: significherebbe mettere sul lastrico le strutture. Tale delibera parte da alcuni dati sbagliati che vanno rivisitati. Sono convinto che possiamo arrivare sulla buona strada per risolvere il problema: non si può rinunciare al comparto privato che fornisce oltre 7mila posti letto”.
Da Sandra Lonardo, in questa ottica, un monito all’assessore regionale alla Sanità Angelo Montemarano: “Ci ha assicurato che presto si procederà all’accreditamento definitivo. Mi auguro che ci faccia sapere qualcosa prima della fine dell’anno. Diversamente metteremo in campo azioni forti per tutelare il Sannio. L’assessore dovra’ dare una risposta in tempi brevissimi, come promesso, alle aree interne della regione e, quindi, al Sannio rivedendo le delibere regionali n. 1843/2005 e la n. 800/2006 in base alle quali, ad esempio, la quota di
fondi corrisposta pro capite per ogni singolo cittadino residente nella Asl Napoli 1 e’ pari a 1.211,68 euro, una cifra superiore del 20% (cioe’ piu’ di 240 euro) rispetto a quella stanziata per un cittadino residente, ad esempio, nella Asl Bn 1 (971,70 euro)".
Da "Il Quaderno" 19/12/2006