Lo spunto era la discarica di Serra Pastore, ma si è fornito per discutere di tutti i problemi che affliggono il Fortore. Un’assemblea pubblica, alla quale hanno preso parte anche i parlamentari Erminia Mazzoni e Francesco Caruso, e il consigliere regionale Luca Colasanto, è stata organizzata dal comitato cittadino per la tutela dell'ambiente In una sala stracolma di cittadini si è parlato di discarica, della superstrada Fortorina ma anche delle gestioni politiche di Comune, Provincia e Regione. Grande il malcontento dei cittadini («Ognuno pensa a fare politica e molti mirano a ricoprire cariche amministrative»).
Il vice segretario nazionale dell’Udc, Erminia Mazzoni, punta il dito sulla cattiva gestione del problema rifiuti in Campania, addossandone la colpa al governatore Bassolino. Intanto auspica la provincializzazione della gestione del sistema-rifiuti. «Chiedo scusa in termini politici – ha detto Mazzoni -, ma bisogna fare in modo che il problema napoletano non investa l'intera regione e il Sannio. In questo clima i movimenti anti-inquinamento bene fanno ad agire in sintonia con le istituzioni». Colasanto, ha manifestato tutta la sua preoccupazione su come viene gestito il problema emergenza rifiuti dalle amministrazioni locali. E non ha nascosto un certo mea culpa riguardo al suo intervento che contribuì al commissariamento del consorzio Bn 3. «Credevamo di aprire l'ombrello – ha detto – perché arrivavano alcune gocce, dovute alla dubbia gestione del consorzio rifiuti, ma dobbiamo constatare che dal commissariamento è venuto giù un temporale che oggi investe tutta la Valfortore». Il deputato no global di Rifondazione, Francesco Caruso, ha invece stupito quanti credevano che avrebbe caldeggiato una contestazione. «Bisogna vigilare – ha detto – e far sentire le proprie ragioni pacificamente e in sintonia con le istituzioni, solo così si possono raggiungere obiettivi importanti». L'amministrazione comunale, con il sindaco e vice sindaco, Agostinelli e Spallone, ha evidenziato quanto fosse stato incisivo il lavoro dell'amministrazione, concretizzatosi nel sequestro della discarica che almeno per il momento ha determinato l'interruzione del flusso di rifiuti. Molti gli interventi di cittadini che hanno anche approfittato della situazione per spaziare su altri argomenti. Il timore espresso è sempre quello di essere l'obiettivo di una politica regionale che fa del Fortore solo un deposito di immondizia. Le contestazioni alla politica di Bassolino anche la mancata apertura dell’ospedale di San Bartolomeo in Galdo. Al posto dei servizi sanitari, «da Napoli – dicono i cittadini – giunge ben altro». L’impegno è ora di mantenere alta la guardia. Legambiente ha rimarcato il sacrificio dei cittadini del Fortore e i danni cospicui già arrecati al territorio. Appello a mantenere fermo il no contro la discarica e la continua vigilanza contro altre forme di inquinamento.