“Sul grido di dolore di don Franco e sulla sua denuncia circa lo stato di abbandono che da anni affligge la terra del Fortore è abbastanza facile giocare di sponda”.
Così Salvatore Brancaccio dirigente provinciale di An – PdL. “Qui non c’è bisogno di parate istituzionali ma di interventi urgenti”. “Se sono trascorsi circa due anni dalla consegna dei lavori per il «miglioramento» (sic!) della strada che da setteluci porta a San Bartolomeo e se a distanza di questo tempo ancora non è possibile vedere la luce (la fine) di questi lavori, di cosa parliamo?… Se a maggio inoltrato non si trova il tempo di far sgomberare le cunette dalle erbacce che ostacolano la carreggiata, e se con i fondi stanziati e destinati a ciò, si preferiscono le assunzioni clientelari, i lavori di comodo e quant’altro, a quale piattaforma programmatica vogliamo dar vita? Se dinanzi ad un progetto esecutivo di 600 mila euro per la strada S.Giovanni ed un altro di 800 mila euro per la Montefalcone-Setteluci, ci si limita a semplici lavori di asfalto, come si fa ad accorciare il divario esistente tra il capoluogo e la periferia?…
Quindi possiamo riunire tutti gli organismi istituzionali possibili, ma il risultato non arriverà mai se alla politica degli annunci non sostituiamo quella del fare”.