Prima reazione al parroco di San Bartolomeo in Galdo, don Franco Iampietro, che in una accorata lettera pubblicata ieri ha denunciato l’episodio della donna colpita da infarto, morta in seguito al trasporto all’ospedale di Campobasso.
“Accolgo il grido di dolore di don Franco Iampietro – dichiara Italo Palumbo – Le questioni che sono state da lui poste sono drammatiche e coinvolgono giornalmente una popolazione che non sa a quale Santo rivolgersi. Nella storia di quella comunità si sono avvicendati anche potentati politici come Gava, candidato in quel collegio al Senato della Repubblica, e molti, ad incominciare dall’allora Parroco, don Ciro Canfora, si dissero convinti che poteva cambiare il destino di quel territorio. Sull’altare il Parroco di allora annunciò che era arrivato l’uomo della provvidenza. Purtroppo anche quella fu una profonda delusione perché quel territorio non ebbe la fortuna di rientrare tra gli obiettivi programmatici del governo. E’ un territorio che non può e non deve ringraziare alcuno, visto che né il governo di centro destra, né quello di centro sinistra sono stati in grado di dare risposte ai problemi atavici presenti. Tutti i governi della Regione Campania e tutte le forze politiche di centro, di destra o di sinistra dovrebbero vergognarsi per non aver dato risposte all’istanza di quel territorio e dovrebbero giustificare il perché non si è data una struttura che la gente desidera da oltre mezzo secolo. Il problema del Fortore deve essere un problema nazionale per cui va chiesto oggi a questo governo e al governo regionale di sottoscrivere un protocollo d’intesa per dare al Fortore le risorse finanziarie necessarie per recuperare rapidamente quel territorio al resto della Regione, per consentire che la morte non si nasconda dietro l’angolo. Io sono pronto, nel mio piccolo a fare la mia parte. Chiederò al Presidente della Provincia – conclude Palumbo – di tenere a San Bartolomeo in Galdo un consiglio provinciale aperto perché si possano mettere le basi per una piattaforma programmatica del territorio”.
da "IL SANNIO QUOTIDIANO" del 26/05/08