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venerdì, 26 Aprile 2024

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Chiesa Maria SS.del Carmine (“a Don Ciccio”)

[…] Dal convento, transitando dopo una lunga discesa per via San Francesco, via Valfortore e via Orto della Terra, si giunge in piazza del Carmine dove al civico numero 14 si erge la chiesa di Maria SS. del Carmine. Sulla sua facciata campeggia la scritta: «CHIESA DEL CARMINE FONDATA DAI FRATELLI SACERDOTI D. FRANCESCO E D. MATTEO CATALANO ADDI’ 1910».


La chiesa, che nel corso degli anni ha subito opere di ristrutturazione (l’ultima nel 1995, come ricorda una dicitura posta nell’alzata dello scalino sotto il portone d’ingresso), si presenta a una sola navata con un altare centrale e due laterali. Sull’altare centrale troneggia la stupenda statua lignea policroma del sec. XIX raffigurante la B.V. Maria del Monte Carmelo (ovvero la Madonna del Carmine).
Nell’altare di sinistra («A Rosina Ciaburri ved. Geronimo 1911») troviamo statue lignee di santa Lucia e del SS. Cuore di Gesù, mentre su quello di destra («Ad Angiolina Colatruglio ved. Boragine in memoria del suo Eliseo 1911») troviamo statue lignee di san Donato e san Giuseppe con Bambino.
Il 16 luglio di ogni anno la statua della Madonna viene portata “a spalla” in processione lungo le principali vie del paese. Nel 2010, in occasione del primo centenario della costruzione della chiesa, l’avvenimento è stato caratterizzato dal nuovissimo manto con cui è stata rivestita la statua.
Sul lato sinistro, su una pala in legno, troviamo l’immagine di una Madonna con Bambino con la seguente scritta: «ALTARE HOC DE IVRE PATRONATVS FAMILIAE MARIELLA IN HONOREM DEI EIVSQVE SS. GENITRICIS MARIÆ SVB TITVLO MONTIS CARMELI AC SANCTORVM PHILIPPI ET IACOBI APOSTOLORVM SOLEMNI RITV DEDICANS DIE XXI OCTOBRIS M٠D٠CC٠XIV SACRAVIT FR. VINCENTIVS MARIA ORD. PRÆD EPVS TVSCVLANVS S.R.E. CARD. VRSINVS ARCHIEPVS METROPOLITA HAC SEDE VACANTE VISITATOR ET DELECATVS APOSTOLICVS». («Questo altare con diritto di patronato della famiglia Mariella in onore di Dio e della sua Santissima Madre Maria sotto il titolo di Monte Carmelo e dei santi apostoli Filippo e Giacomo, dedicando con rito solenne il giorno 21 ottobre 1714 consacrò Fr. Vincenzo Maria dell’ Ordine dei Predicatori Episcopo Tuscolano sua Rev. Eccellenza cardinale Orsini arcivescovo metropolitano, essendo vacante questa sede episcopale visitatore e delegato apostolico»).
In origine questa pala si trovava tra i ruderi di una cappella dedicata ai santi apostoli Filippo e Giacomo, sul cui terreno i fratelli sacerdoti Francesco e Matteo Catalano (residenti in San Bartolomeo in Galdo) avevano fatto sorgere a proprie spese la menzionata chiesa liquidando quasi tutto il loro patrimonio lasciato loro in eredità dal defunto padre Costantino. «Rimasta chiusa per molti anni in seguito alla morte dei suddetti sacerdoti, il luogo sacro è stato successivamente riaperto e affidato prima ai sacerdoti fratelli Ricci e poi al sacerdote don Clemente Arricale. È merito di questi aver restituito alla chiesa la dovuta importanza religiosa, anche attraverso lavori di restauro che l’hanno resa più accogliente e rispondente alle esigenze delle forme attuali di culto, per l’esecuzione dei quali hanno prevalentemente contribuito i fedeli emigrati». Sono parole di Vincenzo Del Re tratte dal libro San Bartolomeo in Galdo, ed., Napoli, 1962. In data 16 luglio 2010 (in occasione della ricorrenza del primo centenario della chiesa, 1910-2010) è stato elaborato un opuscolo curato da Michelina Colella, con la collaborazione della Prof.ssa Franco e per gentile concessione di don Clemente Arricale. Ecco un estratto: «La Confraternita di Maria SS. del Monte Carmelo fu costituita, nel 1898, dal M. Rev.do Provinciale dei Carmelitani Scalzi, P. Gennaro Ciaramella, di San Giovanni a Teduccio che ha officiato nella Chiesa Parrocchiale fino al 1910. Tra le varie iniziative ed i vari atti compiuti dalla Congregazione, è da sottolineare la Delibera del 18 giugno 1909 circa la scelta del locale della costruzione della Chiesa della Congrega: “Si è deliberato di costruire la Chiesa nell’antica Chiesa di S. Giacomo, locale appartenente alla Congrega dietro donazione della vedova Enrichetta De Geronimo, e compatroni della chiesetta diruta”. Detta delibera fu approvata dal Consiglio Direttivo riunitosi in assemblea sotto la presidenza del Priore Leonardo Mucciacito e composta dai presenti consiglieri:   Giuseppe D’Aiuto, Pasquale De Palma, Leonardo Del Re, Raffaele D’Onofrio, Giuseppe Giannetta, Raffaele Lupo e Liberato Mazzilli. Il giorno 13 dicembre 1910 la Congregazione di Maria SS. del Carmine fu trasferita nella propria Chiesa titolare CHIESA DEL CARMINE, solennemente benedetta e aperta al culto dei fedeli da S. E. Mons. Lorenzo Chieppa, Vescovo di Lucera.
Detta Chiesa fu fabbricata a spese proprie dai fratelli Sacerdoti Francesco e Matteo Catalano. Sulla facciata della Chiesa esiste in ricordo una lapide di marmo. La Chiesa del Carmine, col nome primitivo di Maria SS. del Monte Carmelo, nasceva sulle rovine dell’antica Cappella dei SS. Apostoli Filippo e Giacomo, appartenente alla famiglia Mariella, e successivamente, con locali e giardino annessi, per spontanea concessione dei fratelli Can.ci Francesco e Matteo Catalano, fu ceduta al Parroco pro tempore con “istrumento der notar Antonio Colabelli”, in data 22 agosto 1924.
Dal 15 settembre 1962 cominciava le celebrazioni in Chiesa del Carmine don Clemente Arricale che, infaticabile, continua tutt’oggi e che, nel 1972, è stato nominato Vicario Cooperante della Parrocchia di S. Bartolomeo in Galdo da Angelo Criscito Vescovo di Lucera».

Fotografia: Antonio Vinciguerra

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