Conoscere il Cyperbullismo, che nella sua più ampia manifestazione non va affatto sottovalutato anzi, rappresenta un serio problema, sia per la vittima, per il bullo stesso e per chi assiste.
Questo il tema trattato nel convegno tenutosi presso la Scuola Media Pettinaro dell’istituto Comprensivo di S.Bartolomeo. Numerosi i docenti, tutte donne, il relatore, l’Avvocato Salvatore Circelli, conoscitore del problema e degli aspetti giuridici ad esso correlati, ha saputo coinvolgere con slaiders, filmati e testimonianze, sottolineando prima gli aspetti più tragici che il Cyberbullismo genera, per poi tracciare quelli che potrebero definirsi strumenti e metodi da adottare per prevenire, arginare e mitigare le conseguenze assai drammatiche dei suoi effetti. La scuola è l’ambiente dove si verificano episodi di bullismo, ne consegue quindi, che gli insegnanti ed il personale non decente hanno un ruolo particolarmente importante nella prevenzione del fenomeno. Altrettanto importante, se non basilare, il ruolo dei genitori, teso ad aiutare il figlio cogliendone le emozioni ed i comportamenti in merito alla capacità di cavarsela nelle situazioni problematiche, magari interagendo con gli insegnanti.La scuola deve promuovere un utilizzo consapevole e critico della Rete, attraverso corsi di formazione mirati: bambini e adolescenti vanno educati alla prudenza, a non fornire dati e informazioni personali in Rete, ad abbandonare un sito dai contenuti che possono turbare o spaventare. Nei casi in cui i comportamenti di prepotenza si accompagnano a disagi di tipo individuale o socio familiare con grave rischio di atteggiamenti antisociali, l’intervento non dovrebbe limitarsi al solo contesto scolastico, ma coinvolgere anche la rete dei servizi psicologici e socio assistenziali. E’ importante spiegare le basi di un comportamento educato e rispettoso sulla Rete e far capire che menzogne, pettegolezzi e cattiverie feriscono anche sul web. In caso di cyberbullismo, è bene spiegare che vendicarsi non serve, ma bisogna bloccare subito il cyberbullo, spronando a raccontare l’episodio a un adulto di fiducia. La dirigente scolastica Anna Polito, ha ringraziato il professionista per il lavoro svolto e le docenti che vi hanno preso parte.
fonte: samnium.info