di Viviana Pizzi
L’obiettivo finale è far firmare una petizione che chieda la punibilità del reato contro l’ambiente così come avviene negli altri Stati Europei. Lo ha dichiarato Ulderico Pesce che da anni porta avanti spettacoli per Legambiente. Il suo tour con “asso di monnezza” ieri sera ha fatto tappa a San Bartolomeo in Galdo nella sezione locale di Legambiente da poco presieduta da Nicola Latella.
Che cosa vuol dire asso di monnezza? Vuol dire che il malaffare vince comunque. Nonostante le lotte di onesti cittadini che cercano di ristabilire la verità come ha tentato di fare Marietta con i figli Antonio e Vincenzo. I quali in un capodanno imprecisato hanno deciso di denunciare Nicola e Cristiano, loro parenti che usavano il traffico di rifiuti illeciti per arricchirsi. Nonostante tutto il loro coraggio l’asso di monnezza ha vinto lo stesso. Grazie alla legge italiana che permette a tutti di uscirne indenni pagando una semplice multa.
Lo spettacolo è la storia di Marietta e della sua famiglia. Marietta è nata nella periferia di Napoli, a Pianura. Il balcone della sua casa si affaccia su una discarica di “monnezza” dove da 40 anni sono state sversate tonnellate di rifiuti, tra i quali 1000 tonnellate di liquidi chimici pericolosissimi provenienti dall’Acna di Cencio. Nata in una famiglia poverissima il suo primo giocattolo l’ha trovato proprio in questa discarica: una bambolina spelacchiata che ancora conserva; ma la discarica e i suoi fumi tossici le ha portato via tutta la famiglia, i genitori e una sorella stroncati da tumori.
Rimasta sola Marietta si sposa con Nicola e va ad abitare in una masseria agricola a Giugliano, alle porte di Napoli, dove presto arriverà un’altra discarica: dove arriva Marietta arrivano le discariche.
Marietta è marchiata dalla “monnezza” pertanto la odia ma, dopo un viaggio fatto a casa della sorella Marisa, nel quartiere Colli Aniene di Roma, dove si fa la raccolta differenziata porta a porta, e dove i rifiuti vengono riciclati, cambia vita. Torna a Giugliano, che come sempre è sommersa dai rifiuti e cerca, invano, di convincere le autorità a praticare gli stessi metodi scoperti nel quartiere di Roma. Nulla potendo comincia a praticare la raccolta differenziata porta a porta in assoluta autonomia e grazie all’aiuto dei figli Antonio e Vincenzo.
Se Marietta e i figli raccolgono l’immondizia il marito Nicola e l’altro figlio Cristian la “nascondono”, nel senso che sono due malavitosi che smaltiscono, in cambio di molti quattrini, rifiuti industriali pericolosissimi provenienti dal Nord che loro gettano nel mare, nei fiumi, in discariche o direttamente sulla terra agricola.
Il conflitto tra Marietta e il marito Nicola diventa il conflitto tra due modi di concepire l’ambiente la legalità e la vita in genere.
A questo link la petizione legata a questo spettacolo. A San Bartolomeo in Galdo già ha raccolto diverse adesioni grazie ai toni coinvolgenti usati da Pesce durante lo spettacolo.
Fonte: molione.it