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Badricc 2023: lo Sfregio

Durante la campagna elettorale senza competitor che tenne nel 2022 il dott. Agostinelli, fu organizzato un incontro a Badricc, nel quale si parlò dei prossimi lavori di rifacimento della pavimentazione. Agostinelli e i suoi futuri consiglieri rassicurarono i cittadini dicendo che il selciato in pietre povere e mattoncino, sarebbe stato riposizionato.

Aprile 2023: iniziano i lavori di rifacimento di Badricc, lavori che da progetto, prevedono il rifacimento della pavimentazione (nel progetto leggiamo un generico “pietre”) e ove non idonei i rifacimenti dei sottoservizi: acquedotto ed eventualmente le fogne.

Ci aspettavamo stando alle parole di Agostinelli che venissero riposizionate le pietre bianche che hanno uno spessore medio di circa 20 – 25 cm, e se proprio il mattoncino non lo si voleva rimettere perché secondo i tecnici non resistente, si poteva sostituirlo con le pietre. Il selciato di Piazza San Francesco è totalmente in pietra.

Grande quindi la sorpresa quando l’impresa comincia la pavimentazione della strada principale del quartiere. Viene usata per pavimentare via San Vito la pietra lavica nera, con bande bianche ai lati, la stessa usata per via Leonardo Bianchi, via Montauro, via San Francesco.

Ascoltiamo il comizio di Agostinelli al termine del primo anno del secondo mandato e non nascondiamo la sorpresa quando fa un brevissimo passaggio su Badricc, dicendo che hanno deciso per la lavica nera per uniformare il paese. Uniformare il paese significa mettere una pietra tombale su un futuro percorso per l’ottenimento della Bandiera Arancione, ne prendiamo atto, lo sviluppo del turismo sostenibile non è tra le priorità dell’Amministrazione.

La scelta delle parole di Agostinelli non è casuale, anche perché la parola pensa e quando si usano determinate parole non lo si fa mai a caso. Uniformare significa livellare, conformare, rendere uguali.

I grembiulini dei bambini delle elementari sono uniformi, la divisa dei carabinieri è una uniforme, la mimetica dei militari è una uniforme, il camice bianco dei medici è una uniforme. Puoi uniformare le politiche di sviluppo del Meridione, ma mettere una uniforme ad un paese è la cosa più stupida che si possa fare.

Azzerare le peculiarità di un borgo è davvero una stupidaggine. Trasformare tutta San Bartolomeo in un lastricato in bianco e nero, è semplicemente un’idea folle, un’idea demenziale.

Prendete Avenue Montaigne a Parigi, via Frattina a Roma, via Montenapoleone a Milano, via Sparano a Bari, Carnaby Street a Londra, la Fifth Avenue a New York, immaginate di esservi teletrasportati a occhi chiusi, quando aprirete gli occhi avreste difficoltà a capire se vi trovate a Bari o a New York, a Londra o a Parigi, perché queste strade sono “uniformate”, hanno tutte il negozio di Bulgari, il negozio di Prada, Gucci, Botteghe Venete e il Mc Donalds. Qual è la differenza, la peculiarità di queste strade?

Lastricare Badricc con pietra lavica nera e bianca è stupido. Perché a Baselice, a Montefalcone, a Tufara, a Volturino a Pietramontecorvino il selciato bianco è stato conservato, ripristinato e da noi sostituito con una pietra, ad essere benevoli, fuori contesto?

Ci è stato detto nell’ordine che bisognava:

  • Uniformare. Ed abbiamo spiegato perché è un’idea folle azzerare le peculiarità dei diversi quartieri;
  • Ci è stato detto che le pietre nere laviche sono più resistenti di quelle precedenti e basta prendere un righello per misurarne lo spessore che nel caso della lavica nera è di 5 cm e nelle pietre che sono state rimosse è di 25 cm. Non ci vuole Einstein per capire quale pietra è più resistente. D’altra parte le pietre precedenti hanno fatto il loro lavoro per quasi un secolo, e ad occhio a giudicare dalle “voragini” in piazza, non ci sembra che la lavica nera avrà la stessa resistenza;
  • Ci è stato detto che il mattoncino era delicato, bene, toglietelo e sostituitelo con la pietra, a Montefalcone il mattoncino non c’è, a Piazza San Francesco nemmeno. Anche se bisognerebbe spiegarci perché a Volturino e Baselice e Tufara il mattoncino per grazia ricevuta diventa resistente.

Quando la strada sarà completata, Agostinelli riceverà un plauso da 7 abitanti su 10 di Badricc, forse anche 8. C’era gente che avrebbe addirittura preferito l’asfalto. Molti ci dicono che finalmente le balestre delle auto non soffriranno più. Ci chiediamo quale sofferenza, è davvero impossibile percorrere 334 metri di selciato bianco a 15 km/h e preservare così le balestre? Perché sono solo 334 metri e se anche bisognava comprare qualche pietra perché qualcuna non più riutilizzabile, il costo non ci sembrava spropositato. Il primo cittadino in questa occasione ha dimostrato di comportarsi da politico, che pensa alle prossime elezioni, e non da statista che pensa alle prossime generazioni. Agostinelli e la sua Amministrazione ci lasceranno un quartiere più brutto, più fragile ed è davvero un peccato. Si poteva lavorarci meglio, molto meglio, le foto che alleghiamo provenienti dagli altri paesi lo dimostrano, ma noi siamo San Bartolomeo dobbiamo distinguerci, in peggio, ma dobbiamo distinguerci. Si poteva conservare la sua peculiarità, si poteva ripristinare il suo selciato, si poteva custodire un pezzo di storia del secolo scorso e tramandarlo alle nuove generazioni. Invece si è preferito cedere alla furia iconoclasta di una presunta modernità. Che poi ci chiediamo, col tasso di spopolamento attuale, fra 50 anni quali macchine dovranno passarci?

Ed infine arriviamo ai sottoservizi. Siamo tutti concordi che i fenomeni atmosferici attuali, invece di essere eccezionali stanno diventando sempre più la norma, è riconosciuto anche da Agostinelli nel comizio di fine primo anno del secondo mandato. Egli dice, a seguito dell’errore sui carichi di via Valfortore, via San Rocco e via Mulino che tanto disagio sta arrecando agli abitanti di quelle strade, che: “Ed a questo bisogna anche doverosamente aggiungere che stiamo andando sempre più frequente incontro a fenomeni sempre più estremi di intensità eccezionali che in maniera sempre più frequente aumenteranno e metteranno in crisi le nostre infrastrutture come ci viene detto da studi in materia”.

Si riconosce che vi sono eventi eccezionali che eccezionali non possono più definirsi; si riconosce che le infrastrutture esistenti non sono più adeguate a causa delle piogge che sempre più spesso vengono dal cielo; si riconosce che vi sono studi in materia e c’è poco da stare tranquilli; e poi a Badricc che si fa? Si riduce la portata degli scarichi fognari, si riducono le caditoie che captavano l’acqua. Durante l’acquazzone estivo del 26 luglio a strada ancora non ultimata, il piano stradale sembrava un fiume in piena, per camminare ci volevano stivali in gomma che nemmeno durante l’acqua alta a Venezia. Non era mai successo. Durante l’alluvione del 2015, a Badricc sembrava esserci un po’ di pioggia, tanto era facile il defluire delle acque.

Il sindaco di Foiano Valfortore dott. Ruggiero, in una delle sue dirette social, a proposito di eventi atmosferici sempre più estremi, parlò senza mezzi termini di rivedere le portate degli scarichi. Era lampante concludeva Ruggiero che così come sono ora, non bastano più. Ebbene noi che facciamo? Ci comportiamo in maniera opposta, nei “nuovi” lavori, invece di aumentare la portata degli scarichi, la riduciamo.

Se parlate con qualcuno dell’Amministrazione vi dirà che i lavori sono stati fatti benissimo; noi vi diremmo che sarebbe stato meglio lasciare tutto così com’era. “Perdere il passato significa perdere il futuro. Non avere un passato significa non avere un futuro”.

Come insegnava Pirandello, ognuno ha una propria visione della realtà.

A dispetto dello sfregio commesso Badricc non morirà, continuerà nella sua esistenza metafisica, restando al centro degli intensi itinerari della memoria.

Così è (se vi pare)

Ad Maiora Ariadeno

Baselice centro storico

Fontana Scassell prima dei lavori

Montefalcone centro storico 1

Montefalcone centro storico 2

Volturino centro storico

KONICA MINOLTA DIGITAL CAMERA

Pietramontecorvino Terravecchia

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