Nel lontano 2018 RFI e Regione Molise in una conferenza stampa presentarono i lavori di elettrificazione ed ammodernamento della linea ferroviaria Campobasso – Roma. I lavori sarebbero costati 80 mln di euro e i cantieri aperti nel 2019 si sarebbero chiusi a fine 2022 con una linea moderna, treni nuovi e da Campobasso a Roma avremmo impiegato 2 ore.
Tutti felici? Si, anche se un po’ di nostalgia per il Binario 20 bis, della stazione Termini dove partiva/arrivava il treno da e per Campobasso, ci sarebbe stata, in fondo J.K. Rowling ebbe l’ispirazione per il suo Harry Potter quando in piena crisi depressiva, per tirarla su, le consigliarono di andare a visitare il Molise che non esiste e dovette prendere il treno da Termini al binario 20 bis, da cui prese ispirazione per il binario 9 e ¾. Impiegò tre giorni per trovare il binario 20 bis incastrato tra il 20 e il 21, ma dove l’orizzonte sfuma verso Sud. Per chi non conosceva la strada o non aveva una guida poteva essere molto pericoloso, potevi vagare per giorni, settimane, mesi.
Siamo a fine 2023 e la fine dei lavori sembra lontanissima. La consegna secondo RFI avverrà a metà 2025, secondo il sito Opencoesione che consente di controllare la spesa dei soldi pubblici a fine 2026. Insomma dai 3 ai 4 anni di ritardo, con una spesa lievitata da 80 mln a 290, circa 210 milioni in più. Va bene il Covid, va bene l’aumento dell’energia, va bene l’aumento delle materie prime, ma ci sembra alquanto esagerato. Le Ferrovie nel nostro paese, sono state, sono e saranno sempre una zona d’ombra finanziaria.
D’altra parte i Savoia la prima cosa che fecero quando si presero il Sud fu di revocare tutti i contratti ferroviari in essere firmati dai Borbone e stipularne di nuovi.
Buon viaggio a tutti e viva il Molise
Ad Maiora Ariadeno