Cervelli in fuga. Formazione in Italia, benefici all’estero

The graduate brains leave the city with their luggage. (Used clipping mask)

C’è un grido d’allarme sul Corriere della Sera del 16 aprile 2024.

Paghiamo la formazione dei nostri ragazzi 4,5 miliardi di euro l’anno e poi vediamo la maggior parte delle competenze acquisite andare all’estero.

Dispiace davvero, è un depauperamento del sistema Paese e converrebbe a chi di dovere di porsi la domanda perché l’estero è più attrattivo per un lavoratore italiano ad alta, altissima formazione?

Chissà, magari adesso qualcuno oltre a porsi la domanda proverà a trovare soluzioni.

Un sorriso amaro nel pensare che il problema per i meridionali esisteva da decenni, sono almeno venti anni che un giovane meridionale, dopo essere stato formato con grande sacrificio economico dalla propria famiglia, era costretto ad andare nel Nord Italia per vedersi riconosciute le sue competenze.

Quando tale fenomeno migratorio riguardava lo studente meridionale non veniva visto come problema, ora che i flussi migratori riguardano tutti gli studenti senza distinzione di latitudine, è diventato un problema.

C’è sempre qualcuno più a Sud.

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