Riceviamo di media un comunicato stampa a settimana da parte della Comunità Montana del Fortore. Apprezziamo la trasparenza dell’Ente e capita a volte di rilanciarli dal nostro sito.
Restiamo un po’ perplessi dal silenzio o dal profilo basso che la Comunità Montana sta tenendo sulla “Legge sulla Montagna” di Calderoli.
L’elenco dei comuni montani, tenendo presenti i nuovi indici della legge Calderoli, ancora non è stato pubblicato. Dovrebbero farlo entro oggi, ma in Italia tre cose sono certe: le tasse, la morte e la non pubblicazione dei decreti attuativi.
In Puglia, sui Monti Dauni c’è stato uno spoiler grazie all’on. Piemontese che in un suo post sui social anticipa l’uscita del decreto e ci comunica che in Capitanata e dunque quasi esclusivamente sul Gargano e sui Monti Dauni, i comuni montani passano dai 27 attuali a soli 12. Scompare, secondo Piemontese, Biccari dai comuni montani che ospita Monte Cornacchia la cima più alta della Puglia.
L’argomento è caldo, basta farsi un giro nella rete e leggere i giornali locali, da Il Piacenza a Bologna Today, a Corriere Torino, Giornale di Brescia, Il Dolomiti, Corriere Adriatico, Aostasera, Il Nord-Est, Parmadaily, Belluno press, e il meridionale L’Immediato, per rendersi conto del vespaio che ha sollevato la ridefinizione di comuni montani voluta da Calderoli.
Ci provò a ridefinire da Roma i criteri per classificare montano un paese circa venti anni fa anche la ministra Lanzillotta, ma fu seppellita da bordate di fischi anche da sindaci della sua stessa area politica
Il tema è caldo dappertutto, fuorché in Valfortore. Nei comunicati stampa che riceviamo dalla Comunità Montana non c’è mai stato un cenno alla “Legge sulla Montagna” di Calderoli.
Delle due l’una, o la Comunità Montana è così sicura che i nuovi criteri non incideranno sui 14 paesi che formano la stessa Comunità Montana, oppure ignorano la bufera che potrebbe creare grave nocumento, per usare un eufemismo, alla sua composizione.
Dai nostri rappresentanti sul territorio Matera e Rubano nessuna presa di posizione, è un argomento che non sembra riguardarli.
Gli stessi sindaci della valle, sembrano ignorare la questione. Il confine regionale sembra più efficace del muro di Berlino. A poche migliaia di metri da noi, sui Monti Dauni i sindaci ed ex sindaci stanno cercando di tenere alta l’attenzione sulla Legge e i suoi decreti attuativi, da noi è un argomento che non sembra riguardarci.
Ci riguarderà, nel caso in cui verremo depennati dai comuni montani, quando scompariranno fondi e agevolazioni, ma a quel punto potremmo prendercela solo con noi stessi.

