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Due cittadinanze onorarie

In un’aula consiliare affollata conferita la cittadinanza onoraria a due eminenti personalità.

Le benemerenze assegnate a Leonardo Bianchi ed a padre Giuseppe Pisanelli Con un filmino ricordato il compianto nonno di Bianchi, scienziato e neurologo di fama mondiale e uomo politico di Benedetto Canfora Sabato sera 6 novembre, si è riunito in seduta solenne il consiglio comunale per il conferimento della cittadinanza onoraria a due illustri personalità del mondo culturale e scientifico. Le benemerenze sono state assegnate al prof. Leonardo Bianchi, esimio docente presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, ed a padre Giuseppe Pisanelli, già parroco per oltre otto anni del Convento francescano di San Bartolomeo in Galdo. Presenti alla significativa cerimonia autorità militari, religiose, professionisti, i tre figli di Leonardo R. Bianchi (Vincenzo Diego, Maria Cristina e Lorenzo) e tanti cittadini. “E’ con vivo compiacimento – ha esordito il sindaco Donato Agostinelli – che questa sera ci apprestiamo a celebrare un evento che resterà iscritto negli annali della nostra Comunità. Due personaggi di grandi doti e qualità, sono stasera tra noi, per ricevere i segni della stima, dell’ammirazione e soprattutto della gratitudine che la cittadinanza locale e, forse, del Fortore tutto, vuole dimostrare dal profondo dell’animo. A Bianchi, autore di ricerche e pubblicazioni di alto profilo scientifico, nominato il 18 giugno scorso ambasciatore di San Bartolomeo e del Sannio presso la Provincia di Benevento, figlio di una delle più illustri famiglie italiane nel campo scientifico e dell’impegno civile, va la nostra ammirazione”. Ha aggiunto che la cerimonia, oltre ad avere un altissimo valore umano e sociale, vuole avere un profondo senso culturale , proprio di chi sa esaltare gli aspetti più edificanti e costruttivi, quali quelli di saper parlare in positivo e di celebrare degnamente i meriti e le capacità. Accennando a padre Giuseppe Pisanelli, che ha operato qui come parroco e guardiano del Convento dei frati minori (attualmente è a Paduli), ha sottolineato che costui ha conosciuto i momenti di gioia ed anche di sofferenza della nostra Comunità, probabilmente i vizi e le virtù, condividendo l’ansia di miglioramento ed il desiderio di elevazione spirituale e sociale. Ha riferito, infine, dei suoi insegnamenti e consigli. “La Comunità, con la cerimonia di stasera, vuole rafforzare i rapporti con i due personaggi, per rivederli il più a lungo possibile tra noi, instaurando quei legami di appartenenza e di condivisione dei valori e di fede, migliorando la propria convivenza ed il proprio futuro”. Il prof. Bianchi, nel salutare tutti i presenti, ha prima elencato tutte le benemerenze ricevute nel corso degli anni, tra cui quelle della Presidenza della Repubblica Italiana e di quella francese, e poi delle sue radici sambartolomeane. Ha parlato della statua bronzea del nonno che l’ente civico locale ha installato nel luglio di quest’anno in Piazza Municipio, dell’artista (presente alla manifestazione) Fulvio Rosapane, e voluta dall’ ex sindaco Raffaele Sepe . Rivolgendosi ai giovani nella loro qualità di cittadini europei, ha chiesto “di allargare gli orizzonti per migliorare il nostro territorio, il nostro paese”. Ha ringraziato anche l’ex commissario prefettizio, Fiorentino Boniello, presente alla cerimonia, per essersi adoperato durante il suo mandato alla collocazione della statua, anche se poi è stata inaugurata dall’attuale amministrazione comunale. Padre Pisanelli, ha ringraziato il Sindaco “per avermi fatto commuovere; alla mia età sento di più i sentimenti; qui mi sono dedicato completamente alla Comunità e mai dimenticherò la cittadina di San Bartolomeo”. E’ seguita la consegna delle pergamene ai due personaggi riguardo il conferimento della cittadinanza onoraria. A Bianchi è stato donato un quadro contenente la foto della statua bronzea del nonno con sullo sfondo il campanile della Chiesa Madre, mentre a padre Pisanelli un quadro contenente la foto del Convento, Nel filmino si è vista la clinica “Bianchi” di Portici, circondata da un ampio giardino, lo studio del prof. Bianchi ed alcune immagini dell’omonimo nonno. In sintesi, è stata ricordata la vita di Leonardo Bianchi, che era nato a San Bartolomeo il 5 aprile 1848, i cui genitori erano il chimico farmacista Vincenzo ed Alessia Longo. E’ stato ricordato che fu psichiatra neurologo di fama mondiale, docente presso diverse università italiane, direttore della Madonna dell’arco di Napoli, dove creò l’istituto psichiatrico. Diresse il Manicomio di San Francesco di Sales. Fece ricerche sul significato dell’eccitazione elettrica del mantello cerebrale, sulle compensazioni funzionali della corteccia del cervello. Prese parte attiva anche alla vita politica: fu deputato e ministro della pubblica istruzione. Ebbe numerose onorificenze italiane e straniere. Durante la prima guerra mondiale ebbe l’incarico dell’assistenza sanitaria e sociale dell’esercito ; istituì sanatori criminali, intraprese la lotta contro la malaria, la tubercolosi e la prostituzione. Morì a Napoli il 13 febbraio 1927 nell’aula dell’accademia di Medicina e Chirurgia dell’università durante una conferenza. Fu sepolto nella Cappella gentilizia di famiglia nel Cimitero di Napoli. La manifestazione si è conclusa con l’esibizione del “Trio Classico Napoletano” composto dai maestri Antonio D’Ariano (chitarrista), Francesca Petruccelli (pianista), Rosario Laino (violinista).

di B.C. da “Il Sannio Quotidiano”

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