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L’Associazione Locale delle Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra rinnova lo straziante sacrificio per non dimenticare i figli di San Bartolomeo caduti in guerra

La comunità di San Bartolomeo in Galdo si è fermata per Commemorare i Caduti e Dispersi in Guerra, onorare la Giornata delle Forze Armate e festeggiare l’Unità d’Italia.

Un appuntamento che si rinnova ogni anno grazie all’impegno della locale Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra, il cui presidente Marisa Cifelli, non manca di lanciare il messaggio vero che la manifestazione vuole lanciare alle nuove generazioni. “Il ricordo dei caduti per la Patria, ha detto Cifelli, ci impegna a celebrarne il sacrificio difendendo la pace e l’unità nazionale. Per questo, come ogni anno, sentiamo l’obbligo morale e civile di organizzare una cerimonia in occasione della festa dell’Unità d’Italia, per coinvolgere tutta la cittadinanza in questa particolare celebrazione, specialmente le nuove generazioni, e promuovere alcune riflessioni sui valori della pace e non dimenticare quanti hanno dato la propria vita per salvaguardare questi valori. Ringrazio l’amministrazione comunale per aver patrocinato l’evento e per aver mostrato grande sensibilità.” Per il sindaco Gianfranco Marcasciano si tratta di un importante momento sia istituzionale nella sua globalità che morale ed etico: “Significa esprimere la nostra gratitudine a coloro che hanno pagato con la vita per quei diritti di libertà e democrazia di cui noi, oggi, godiamo. Significa ascoltare il simbolico richiamo ad un passato che non dobbiamo dimenticare, traendo dal ricordo un insegnamento profondo e importante”. A celebrare la messa è stato il parroco Don Franco Iampietro, che impartito la benedizione alle corone e i concelebranti sono sfati Fra Antonio Latella e Fra Israel. Anche il comandante della Compagnia dei carabinieri, Capitano Fabio Ficuciello, ha rimarcato, nel suo intervento, la necssiità di far valere il principio della legalità ispirandosi ai caduti di tutti le guerre e anche di quelli che quotidianamente si immolano per difendere i diritti e la sicurezza dei cittadini: “Affinché le giovani generazioni non debbano mai patire ciò che hanno patito i loro avi tra miseria, sofferenza e sacrificio per garantire l’oggi”.Presenti anche le massime autorità scolastiche. Tre ricorrenze importanti accomunate da una unica data il 4 novembre che segnò la fine del primo conflitto mondiale e che coincide con la Festa delle Forze Armate, il completamento dell’Unità d’Italia nel 1918 e la vittoria della prima guerra mondiale. La manifestazione si è articolata, con il raduno,alle 9,00 presso l’Istituto Comprensivo Statale, in Via Costa, dove le autorità civili, militari e religiose, ed alcuni ex combattenti, con una folta presenza di studenti hanno dato vita ad un corteo che si è mosso alla volta della Chiesa Madre, dove si è celebrata la messa in suffragio dei caduti e dispersi delle guerre, e successiva deposizione di due corone presso le lapidi situate in Piazza Municipio su cui sono incisi i nomi dei caduti di S.Bartolomeo. Il corteo ha poi proseguito verso il monumento ai caduti, in Piazza Umberto I°, dove dopo la deposizione della corona si sono succeduti i discorsi commemorativi da parte del sindaco, Gianfranco Marcasciano, del presidente Marisa Cifelli e del comandante della compagnia dei carabinieri di S.Bartolomeo, Capitano Fabio Ficuciello. L’inno di Mameli, intonato dal coro degli alunni ha concluso la manifestazione che come sempre suscita una grande e forte emozione.

fonte: samnium.info

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