Dalla creazione della Lega più bella del mondo: la NBA, c’è un record negativo che sembra una legge divina.
In una serie play offs al meglio delle 7 partite, la squadra che ha perso le prime tre partite della serie è sempre stata eliminata. Ultima in ordine di apparizione i Lakers di Lebron James spazzati via da uno sweep dei Denver Nuggets di Jokic.
Lo 0-3 si è verificato 151 volte. Boston potrà essere la numero 152 oppure la prima a recuperare uno svantaggio impossibile.
Boston a parer nostro può riscrivere la storia.
Guardando giocare Nikola Jokic non possiamo non pensare al libro di Sergio Tavcar: La Jugoslavia, il basket e un telecronista.
Descrivendo Vlade Divac immenso giocatore jugoslavo e poi serbo, Tavcar lo definiva l’archetipo del giocatore serbo, alla domanda se fosse difficile giocare nella NBA, Vlade rispose: “Beh! Nei quindici giorni che andiamo alle Hawaii ad allenarci, lì si suda. Poi quando inizia il campionato diventa tutto facile, si gioca ogni giorno, non ci si allena mai, in partita non occorre neanche saltare, si fa buh! Il loro nero salta e tu gli segni in sottomano”.
Jokic è una versione evoluta di Divac, lui vede il basket come Garry Kasparov vedeva gli scacchi, con 10 mosse d’anticipo che gli permettono di giocare alla velocità del bradipo in una lega che gira a mille.
L’ultimo riconoscimento in tal senso gli è venuto da Lebron James dopo aver subito uno sweep clamoroso nelle finali di Conference ad Ovest.
Denver e Boston sarebbe la finale più giusta, Miami e Butler permettendo.
Infine chiudiamo con Viktor Wembanyama a San Antonio e il ritiro di Carmelo Anthony.
Non sappiamo se il francese sarà un talento epocale come lo stanno descrivendo da un paio d’anni a questa parte. Popovich si aspetta un giocatore che abbia lo stesso impatto sulla squadra texana avuta dal caraibico Tim Duncan, noi abbiamo il sospetto che abbiamo invece un Kristaps Porzingis con maggior potenziale.
Con Carmelo si chiude un’epoca, guarda caso iniziata a Denver con il numero 15, lo stesso numero ereditato da Nikola Jokic.
Il caso non esiste.