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San Bartolomeo in Galdo
giovedì, 21 Agosto 2025

Marcia della fame: San Bartolomeo in Galdo 21 aprile 1793

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Marcia della fame: San Bartolomeo in Galdo 21 aprile 1793 Il 14 luglio 1789 in Francia si giunse all’apice di quella che verrà chiamata la “Rivoluzione...

Valfortore: condanna o privilegio?

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Ho ritrovato tra alcune vecchie carte, una lettera scritta da un insegnante ad un collega in occasione del suo pensionamento. È una lettera commovente, scritta...

COLATRUGLIO IN THE WORLD

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Esino Lario è un piccolo paesino affacciato sul lago di Como. Distante 54 chilometri da Lecco, vive la sua solitudine con dignità e forza....

Piazza Antonio Gurtler o Piazza Giuseppe Garibaldi?

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“Sembrano formiche, tornano alla Terra in lunga fila, umili e muti, i volti bruni e le mani incretate; i piccoli non hanno scarpe, le donne non...

San Bartolomeo in Galdo: tra passato e presente – II parte –

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(segue...) Di valore storico sono la “Chiesa Madre”, consacrata l’8 luglio 1703 dal Cardinale Vincenzo Maria Orsini Arcivescovo di Benevento (poi papa Benedetto XIII) e...

BRIGANTI NELLA VALFORTORE – parte finale-

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a cura di Paolo Angelo Furbesco Leggi qui la parte 1Leggi qui la parte 2 Brigantaggio Locale Toppo dei Felci – Il covo dei briganti – Il...

BRIGANTI NELLA VALFORTORE – Parte 2 –

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I briganti, sostenuti da papa Pio IX e dall’ex sovrano borbonico Francesco II, conquistarono un largo consenso tra i contadini meridionali, che finirono a ingrossare le fila dei rivoltosi sia per ribellarsi all’inasprimento fiscale e alla perdita degli usi civili delle terre demaniali in seguito alla nascita del Regno d’Italia, sia per sottrarsi al servizio militare obbligatorio. Al Sud c’erano banditi veri e criminali comuni prima, durante e dopo l’Unità. A questi delinquenti vennero equiparati «i briganti», ovvero i meridionali in lotta per scacciare «gli stranieri». Il termine fu esteso e la ribellione di reazionari, contadini e clericali contro la Stato appena costituito, fu etichettata brigantaggio.

BRIGANTI NELLA VALFORTORE – Parte 1-

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Il termine brigante – aggiungiamo noi – venne introdotto dai francesi: prima questi uomini venivano chiamati banditi o fuor banditi. I francesi usavano brigantage o brigand sin dal Quattrocento, riprendendo secondo alcuni una tradizione gallica. Nel 1829 i linguisti italiani classificarono brigante come neologismo. Oggi li chiameremmo “partigiani” o “terroristi”. Questo il loro giuramento: «Noi giuriamo davanti a Dio e dinanzi al mondo intiero di essere fedeli al nostro augustissimo e religiosissimo sovrano Francesco II (che Dio guardi sempre); e promettiamo di concorrere con tutta la nostra anima e con tutte le nostre forze al suo ritorno nel regno, di obbedire ciecamente a tutti i suoi ordini, a tutti i comandi che verranno sia direttamente, sia per i suoi delegati dal comitato centrale residente a Roma.

Posso solo ricordarti

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Posso solo ricordarti. Il due marzo, di un anno imprecisato del diciannovesimo secolo, era una giornata glaciale, e in un piccolo e annerito sottano di...

’A Mädònnä d’a’Cappèllë…

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a cura di Paolo­-Angelo Furbesco        A don Clemente Arricale, per la sua grande pazienza e umiltà   Quest’anno, il 28 aprile, si festeggia il 257esimo anno...