Metano Ricchezza e disperazione La triste storia del metano di Capitanata 2
L’occupazione pacifica
proseguirà per oltre tre mesi, nel frattempo i comitati popolari unitari
organizzeranno uno sciopero generale il 23 maggio in tutti i comuni e una
grande...
Metano Ricchezza e disperazione La triste storia del metano di Capitanata 1
L’eolico è stata una grande occasione persa per le nostre zone. Qualcuno blatera ancora di energia pulita e ritorno economico, ma i numeri sono...
SAN BARTOLOMEO IN GALDO: DAI SANNITI AI ROMANI
SAN
BARTOLOMEO IN GALDO
DAI
SANNITI AI ROMANI
a cura di Paolo
Angelo Furbesco
Navigando
su Internet si legge genericamente che il territorio di San Bartolomeo in
Galdo, in...
Ottobre 1918. La strage degli innocenti a San Bartolomeo in Galdo
Consultavo i registri parrocchiali dei decessi a San Bartolomeo. Visionando il registro del 1918, mi accorgevo che mancavano le registrazioni dei decessi di settembre,...
BRIGANTI NELLA VALFORTORE – parte finale-
a cura di Paolo Angelo Furbesco
Leggi qui la parte 1Leggi qui la parte 2
Brigantaggio Locale
Toppo dei Felci – Il covo dei briganti – Il...
BRIGANTI NELLA VALFORTORE – Parte 2 –
I briganti, sostenuti da papa Pio IX e dall’ex sovrano borbonico Francesco II, conquistarono un largo consenso tra i contadini meridionali, che finirono a ingrossare le fila dei rivoltosi sia per ribellarsi all’inasprimento fiscale e alla perdita degli usi civili delle terre demaniali in seguito alla nascita del Regno d’Italia, sia per sottrarsi al servizio militare obbligatorio.
Al Sud c’erano banditi veri e criminali comuni prima, durante e dopo l’Unità. A questi delinquenti vennero equiparati «i briganti», ovvero i meridionali in lotta per scacciare «gli stranieri». Il termine fu esteso e la ribellione di reazionari, contadini e clericali contro la Stato appena costituito, fu etichettata brigantaggio.
BRIGANTI NELLA VALFORTORE – Parte 1-
Il termine brigante – aggiungiamo noi – venne introdotto dai francesi: prima questi uomini venivano chiamati banditi o fuor banditi. I francesi usavano brigantage o brigand sin dal Quattrocento, riprendendo secondo alcuni una tradizione gallica. Nel 1829 i linguisti italiani classificarono brigante come neologismo. Oggi li chiameremmo “partigiani” o “terroristi”. Questo il loro giuramento: «Noi giuriamo davanti a Dio e dinanzi al mondo intiero di essere fedeli al nostro augustissimo e religiosissimo sovrano Francesco II (che Dio guardi sempre); e promettiamo di concorrere con tutta la nostra anima e con tutte le nostre forze al suo ritorno nel regno, di obbedire ciecamente a tutti i suoi ordini, a tutti i comandi che verranno sia direttamente, sia per i suoi delegati dal comitato centrale residente a Roma.
Speciale San Bartolomeo in Galdo Ottochannel
Con un po' di ritardo riportiamo un video trasmesso dalla tv Ottochannel, durante la quale sono illustrate alcune pillole storiche e non di San...
La cripta della Chiesa Nuova
La costruzione della Chiesa Nuova principiò nel 1740. I Confratelli fino ad allora riunitisi nella cripta della chiesa badiale, aumentati di numero, chiesero all’Universitas...
La chiesa Madre
La nostra “chiesa madre” che con il suo campanile-torre, simbolo del paese, si erge maestosa in corso Roma al civico numero 1. Fungeva da...